Un cantautorato, quello dell’artista calabrese, che omaggia il passato e dialoga con il presente.
COSENZA – Nel brano, scritto e composto dallo stesso Emanuele “Eman” Aceto e prodotto da Mattia “SKG” Masciari, come un moderno Icaro che ritrova la sua forza nella caduta, Eman dà vita ad un universo musicale eclettico e inedito. “Quando ho scritto questo brano avevo in mente la storia di un uomo che, attraverso la fede e l’ambizione, riesce a rialzarsi dopo una violenta caduta – racconta Eman – Immaginando la discesa, il richiamo al mito di Icaro è stato immediato. Ma il ragazzo che tradisce le raccomandazioni paterne, avvicinandosi troppo al sole, è solo un punto di partenza del mio racconto. Il mio intento, infatti, non era analizzare il volo e la conseguente caduta come un richiamo ad osservare i limiti imposti, ma un inno alla capacità di un uomo di porsi alcune domande, senza avere timore delle risposte, così da raggiungere la consapevolezza delle proprie scelte e delle proprie azioni. E il riscatto nella valutazione finale di ciò che davvero conta, proprio quando la forza di gravità sembrava aver avuto, come di consueto, la meglio”.
Il repertorio di Eman, difficilmente etichettabile, esplora mondi musicali spesso opposti: dal reggae al dark, dall’electro-rock alla musica d’autore contemporanea e d’ispirazione internazionale. L’originalità compositiva incontra testi impegnati, spesso veicolo di messaggi di carattere sociale o di denuncia (come nel caso di “Amen” o “Chiedo Scusa”), ma anche ironici e provocatori (“L’Amore Ai Tempi Dello Spread”, “Svegliati”, “Polvere e Ossa”). L’unione di questi elementi dà origine allo stile unico che contraddistingue, sin dal 2005, il giovane cantautore calabrese. Attualmente Eman sta lavorando al suo nuovo disco, anticipato in radio dal singolo “Icaro”.
