Gerardo Sacco: ‘La mia è una primavera nel segno della solidarietà’
Francesca Ramunno
La maison d’arte orafa sostiene le cause della lotta alla violenza sulle donne e dell’inclusione sociale delle persone affette da Sindrome di down
COSENZA – Gerardo Sacco non ha voluto far mancare il suo sostegno. È accaduto per la “partita Mundial” tra Italia e Resto del mondo, che ha visto tanti campioni scendere in campo all’Olimpico di Roma per raccogliere fondi contro la violenza sulle donne. Per l’occasione il maestro orafo crotonese ha ideato e realizzato il premio assegnato alla squadra vincitrice (alla fine ha vinto il Resto del mondo), una targa in argento e un bracciale in argento sterling e rame, donato a tutti quelli che hanno preso parte all’evento, dai calciatori agli organizzatori. Il trofeo, consegnato dal maestro ad Alena Seredova, raffigura Giunone (la greca Hera): di matronale bellezza, di costumi impeccabili, protegge la donna in tutte le fasi della sua vita. La dea sorregge tra le mani il globo terrestre, a forma di pallone e con l’Italia evidenziata. Una scelta fortemente simbolica, compiuta in sintonia con il tema della manifestazione. La targa, invece, è una piastra in argento smaltata a mano, anch’essa con la raffigurazione di Hera-Giunone. Due calzini spaiati, coloratissimi e divertenti, compongono invece il charm, in vendita per supportare la causa, che Gerardo Sacco ha ideato e creato per la settimana che alcune associazioni crotonesi (“Diversi ma uguali kr” e “Gli altri siamo noi”) hanno dedicato alla Sindrome di Down. Un messaggio nel segno dell’inclusione e della conoscenza, il cui simbolo è appunto un paio di calzini spaiati, a sottolineare che se l’estetica è diversa, la funzione e l’utilità sono le stesse.