ROVITO (CS) – In pochi giorni sono stati almeno due gli episodi segnalati.
“Dopo i fatti di venerdì nei pressi dell’area dove presto sorgerà l’isola ecologica, – scrive in una nota il Comitato Ambientale Presilano – si evidenzia come nel comune di Rovito non sono solo le sterpaglie ad essere bruciate. C’è chi ha visto scaricare materiale inerte e bruciare spazzatura a Pianette. Ai rappresentanti del Comune chiediamo ancora una volta risposte chiare sui continui illeciti perpetrati ai danni dell’ambiente e della popolazione. Quale sarà la scusa questa volta? Il comitato, che peraltro era a conoscenza dei fatti “denunciati”, li ha già più volte segnalati senza ricevere riscontro dall’amministrazione comunale. Sarà perchè il luogo incriminato è proprietà di uno di questi amministratori? Teniamo inoltre a precisare che il Comitato Ambientale Presilano non può essere un sostituto né delle istituzioni comunali, né dell’autorità giudiziaria. Accogliamo con interesse le segnalazioni, anche anonime, dei cittadini e ricordiamo loro che hanno il diritto e il dovere (in questo caso se non altro morale) di denunciare gli illeciti di cui sono testimoni nelle apposite sedi”.
Venerdi come spiegano gli ambientalisti in un comunicato “presso l’ex campo di calcio, ormai notoriamente adibito a discarica dalle amministrazioni comunali, è stato appiccato un incendio che ha mandato in fiamme una parte dei rifiuti ammassati nelle vicinanze del cancello. Un episodio, ancora una volta, vergognoso e che getta il discredito su tutta l’amministrazione, sui cittadini rovitesi e sull’immagine di un paese che sempre di più sembra avvitarsi nelle proprie contraddizioni. Dopo le “giornate ecologiche”, dopo gli impegni presi attraverso delibere consiliari votate all’unanimità su una nuova e più razionale gestione dei rifiuti, questa amministrazione, ha ancora una volta dimostrato come alle parole non seguono mai i fatti.
Nei mesi scorsi avevamo denunciato l’ammasso incontrollato di rifiuti nell’ex campo da calcio da parte del “servizio” di raccolta del Comune di Rovito, costringendo l’amministrazione a prendere provvedimenti al fine di liberare il campo da quello scempio inguardabile. Costo dell’operazione con soldi pubblici (dunque nostri): oltre 4.500 euro. Denaro sottratto alla comunità solo per l’incapacità di gestire una raccolta seria e civile dei rifiuti in un paese di sole 3.500 anime. Oggi, a distanza di mesi, ci risiamo: i rifiuti continuano ad essere ammassati impunemente e addirittura vengono incendiati. Un atto scandaloso e vergognoso che chiama in causa direttamente questa amministrazione in quanto responsabile dell’accesso all’area. Chiediamo pertanto che vengano accertate immediatamente responsabilità terze sull’accaduto e che i responsabili vengano puniti esemplarmente. Da parte nostra ci stiamo occupando di proporre un esposto alla Procura della Repubblica, in modo tale da demandare la questione alle sedi legali competenti”
