Manifestazione di protesta in centro città per ricordare il dramma delle famiglie senza tetto e la beffa dei palazzinari che ‘mangiano’ i soldi pubblici destinati all’edilizia sociale
COSENZA – “Oggi 23 dicembre attraversiamo le strade della nostra città per accendere i riflettori e denunciare il dramma che centinaia di
Per non parlare della gestione fallimentare e malaffaristica che da sempre distingue le ATERP, l’istituto per le case popolari. Istituzioni protagoniste attive di decenni di barbarie sull’emergenza abitativa e sulla gestione dell’edilizia residenziale pubblica, diventate bacino di clientela per tanti politici di questa terra. A Cosenza qualche mese fa l’assessore Vigna e il sindaco Occhiuto hanno presentato nuove azioni amministrative in tema di diritto all’abitare ma ancora molte promesse non hanno trovato seguito. Un esempio fra tutti è dato dai promessi “alloggi di transizione”, dei quali non si vede traccia mentre in piena emergenza freddo centinaia di persone restano senza un alloggio, costrette a dormire all’addiaccio. Anche sull’autorecupero e sul e social housing si attendono risposte fattive. Il tempo degli spot da campagna elettorale e dei comizi è terminato.
Cosa intende fare il Comune per il diritto all’abitare? Speculare sui drammi di centinaia di famiglie o mettere in campo serie politiche strutturali che risolvano alla radice il problema? Regalare soldi ai palazzinari di questa città come avviene con gli affitti milionari a Scarpelli per l’emergenza abitativa o realizzare strutture recettive per tamponare questo problema? Quali sono le priorità per Cosenza? Realizzare grandi e inutili opere, tagliare sulla sanità, scuola e servizi pubblici, far ingrassare il partito del cemento, devastare il nostro territorio, o risolvere il problema delle persone che non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese e che sono costrette a vivere in stazione? Per noi la risposta è chiara. Prima i bisogni della gente”.
