FIUMEFREDDO (CS) – E’ passato un anno dal 9 marzo 2014 e “non e’ cambiato nulla”.
Pasqualina Di Santo, è una delle sorelle di Carmine Di Santo, il pastore di 34 anni scomparso nel nulla il 9 marzo del 2014, in contrada Barbaro di Fiumefreddo Bruzio: “Noi ancora non abbiamo avuto nessuna notizia di Carmine”. Ieri sera si sarebbe dovuta tenere una fiaccolata per le vie del paese, ma il vento gelido non lo ha consentito e così si è tenuta una veglia di preghiera in chiesa, presenti i parenti e gli amici di Carmine e buona parte della popolazione del paesino del tirreno cosentino.
Domenica 9 marzo dello scorso anno, Carmine ha salutato per l’ultima volta il nonno, dicendogli che usciva per fare una passeggiata. Da allora non si è più visto. A dare l’allarme fu il fratello, Giovanni. Le forze dell’ordine e tanti volontari hanno setacciato palmo a palmo tutta la zona ma di Carmine nessuna traccia. I cani hanno seguito inizialmente una pista, che pero’ si interruppe su una strada. Come se Carmine fosse salito sull’auto di qualcuno. Ma nessuna testimonianza e’ stata rilasciata ai carabinieri, che si stanno ancora occupando della misteriosa sparizione. “Noi adesso ci stiamo convincendo che si sia allontanato volontariamente, forse non stava bene a casa – dice l’altra sorella di Carmine, Maria – a causa della crisi, magari si era stancato della vita che faceva, visto che accudiva anche il nonno. Noi vogliamo solo sapere se sta bene, solo per metterci l’anima in pace.

