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Oggi a Cosenza anteprima del pluripremiato film italo-palestinese ‘Io sto con la sposa’

COSENZA – Tratta da una storia vera, la pellicolla narra la storia di un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano.

Anteprima a Cosenza del film rivelazione ‘Io sto con la sposa ‘ oggi 28 Gennaio, alle 19:30, al Centro polifunzionale Auser nel rione Spirito Santo. A seguire la proiezione del pluripremiato documentario di Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry e Antonio Augugliaro il regista Del Grande incontrerà il pubblico. ‘Io sto con la sposa’ è stato presentato fuori concorso nella Sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia ricevendo numerosi riconoscimenti da parte della critica e del pubblico, e alcuni premi importanti (The Human Rights Nights Award per il Cinema dei Diritti Umani e il Premio di critica sociale Sorriso Diverso – Venezia 2014).

 

Già in fase di produzione il film ha catturato l’attenzione degli osservatori più attenti e sensibili. Non a caso la pellicola è stata interamente finanziata attraverso una straordinaria campagna di crowdfunding (finanziamento collettivo) che in soli 60 giorni è riuscita a raccogliere 100mila euro grazie al contributo di 2.617 sostenitori. Divenuto un film manifesto sul valore dell’accoglienza e della difesa dei diritti dei migranti, Io sto con la sposa rappresenta un’ emozionante favola contemporanea e un coraggioso atto di disobbedienza civile perché “nella vita arriva sempre il momento di decidere da che parte stare”. A Cosenza il film Io sto con la sposa è promosso da una serie di realtà associative: Amnesty International -Circoscrizione Calabria, Ass. multiculturale La Kasbah, Cineforum Falso movimento, Coessenza, Comitato Provinciale ARCI Cosenza, Coordinamento provinciale Libera Cosenza ‘Roberta Lanzino’, CTP- IC Spirito Santo, Dignità del Lavoro coop. sociale, Emergency Cosenza, Il Filo di Sophia, MoCI, MorEqual, Otra Vez Equo Solidale, Radio Ciroma, Seminaria-Auser, Verso la Mag delle Calabrie.

 

LA TRAMA:

Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

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