L’Osservatorio ‘Anziani e qualità della vita’ di Progetto Famiglia Network ha registrato un incremento medio dell’8% dei servizi assistenziali per gli anziani soli in città.
MILANO – Il Comune di Voghera lo ha battezzato “Anagrafe della fragilità”: un elenco di 117 anziani e malati che vivono nei comuni oltrepadani potenzialmente a rischio abbandono. L’iniziativa della cittadina lombarda, assieme a 22 comuni limitrofi, varata all’inizio dell’estate, aveva l’obiettivo di individuare tutte quelle persone a rischio isolamento, con basso reddito, oppure che vivono in condizioni abitative non idonee, al fine di garantire agli operatori dei Comuni un monitoraggio costante delle loro condizioni e di verificare quindi eventuali necessità, garantendo un intervento tempestivo. I mesi estivi sono notoriamente i più difficili per gli anziani che, oltre a correre maggiori rischi per la salute legati a disidratazione, stress da calore, ipertensione e cardiopatie, soffrono per la situazione di solitudine che viene a crearsi nei centri urbani.
In Italia sono circa 2 milioni gli anziani ad aver bisogno di una badante, per una spesa media annua di 14mila euro in Lombardia, fino ai circa 9.000 del Piemonte. Ma la situazione varia dal nord al sud della penisola, così come i dati sugli abbandoni estivi. A sottolinearlo è un’indagine redatta dall’Osservatorio ‘Anziani e qualità della vita’ di Progetto Famiglia Network. Secondo l’analisi dell’Osservatorio, al nord nel 30% dei casi la richiesta di assistenza aumenta durante il periodo estivo, così come per le festività natalizie, al centro rimane costante tutto l’anno, con un leggero aumento nel periodo estivo (30% circa di richieste in più), mentre al sud l’incremento è di circa il 10%. “Al nord anche le badanti vanno in ferie – spesso tornano al proprio Paese – e chi ne ha una in famiglia ha bisogno della sostituzione. A questo si somma la maggior predisposizione di chi vive al nord a spostarsi verso il sud Italia per i mesi estivi, o a tornare giù se si è emigrati. Al sud in genere si fanno meno vacanze rispetto al resto d’Italia e nella maggior parte dei casi chi parte delega a un altro familiare la gestione dell’anziano per quel brevissimo periodo”, osserva Lorenti.
Progetto Famiglia Network è una rete nazionale di servizi alla persona, dedicata agli anziani, ai malati e alle loro famiglie. Progetto Famiglia Network è nata nel 2010 e conta su 30 filiali in Italia, dalla Lombardia alla Sicilia. I professionisti di progetto Famiglia Network si occupano, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, di assistenza familiare e ospedaliera, servizi socio-educativi, sostituzione e integrazioni di badanti, oltre che di gestione globale di servizi residenziali attraverso l’organizzazione ed erogazione di prestazioni professionali, da quelle infermieristiche a quelle di riabilitazione, di assistenza sociale, di sostegno psicologico e di supporto medico. Per informazioni, http://www.progettofamiglianetwork.com/.
