Mentono! Ce n’è così tanta che scorre liberamente. Per la strada.
COSENZA – Stagione torrida, questa del 2017. Caldo, afa soffocante. E niente piogge. Una catastrofe, se ci mettiamo anche gli incendi. Niente pioggia vuol dire anche meno acqua nei rubinetti, perchè le sorgenti soffrono. Si essiccano. Gli invasi si impoveriscono.
Gli acquedotti cominciano a singhiozzare. E gli utenti piangono. Perchè l’acqua è un bene primario. L’acqua è un bene pubblico. Che non vuol dire che non è di nessuno, perchè è pubblico. Vuol dire che è di tutti! E tutti dobbiamo averne, di acqua. E dobbiamo, o meglio dovremmo, difenderla.
Ma capita che te ne vai a spasso, in un giorno qualunque d’estate, la calda estate, su viale parco. E capita che trovi le fontanelle, pubbliche, che erogano acqua senza sosta. Ma come, ti domandi, con questa penuria di acqua le fontane non vengono chiuse? Qualcuno avrà lasciato il rubinetto aperto, ‘sti scellerati di cosentini!… E allora ti impegni, pure, a tentare di chiuderlo, il rubinetto. Macchè. E’ incastrato. Non si sblocca. E allora ti chiedi se bisogna fare una raccolta fondi per comprare un po’ di rubinetti nuovi, che costeranno 3 euro l’uno, non di più, ed evitare questo stillicidio continuo di prezioso liquido.
Provi a fare un calcolo: da uno di questi rubinetti usciranno forse 20 litri d’acqua al minuto… per un’ora sono 1200… in un giorno sono 28800… cioè più di 28 metri cubi… e in un mese… continuate voi… accidenti… molti, tanti, troppi!!! E questo solo per una fontanella! Che te ne accorgi quando sei sotto la doccia e ti manca l’acqua proprio quando sei insaponato, cosa vuol dire avere anche solo 10 litri d’acqua in più nell’autoclave (ormai indispensabile in ogni casa…)
Insomma, risparmiare l’acqua si puo’. Cominciando da quella “pubblica”. Ma dobbiamo volerlo tutti. Davvero. Ma tanto, ormai, stanno arrivando le piogge…
