COSENZA – La Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha proceduto all’arresto di due soggetti, presumibilmente legati al clan Perna.
In manette ieri pomeriggio sono finiti Francesco Pirola di 60 anni, e Francesco Greco di 50 per estorsione ai danni di un commerciante. I due nei giorni precedenti erano stati notati mentre discutevano animatamente con il titolare di un negozio in centro città. Il loro atteggiamento ha insospettito gli uomini della squadra mobile che ieri intorno alle 17, appostati nei pressi dell’esercizio commerciale hanno sorpreso i due mentre, nuovamente, intrattenevano una conversazione ‘accesa’ con il titolare. Una conversazione conclusasi nel momento in cui l’imprenditore avrebbe consegnato ai due un pacchetto. Gli agenti sarebbero quindi entrati in azione scoprendo che il misterioso pacco conteneva al suo interno 300 euro. Il denaro è stato ritenuto frutto di attività estorsiva anche se, ad ora, il titolare del negozio pare non abbia confermato tale ipotesi e siano ancora in corso accertamenti. Durante le perquisizioni nelle abitazioni di Greco, residente a Mendicino e Pirola di Cosenza, scarcerato ad Agosto e già sorvegliato speciale, la squadra mobile ha sequestrato 500 euro presunti incassi di attività di racket. L’operazione sarebbe nata casualmente e non è da ritenersi legata agli arresti dell’estate scorsa per usura della figlia Emanuela e della moglie di Pirola, Maria Pia Montalto attualmente agli arresti domiciliari. Pirola fu coinvolto nei processi Missing e Garden per attività criminali condotte in collaborazione con la cosca Perna, mentre Greco era conosciuto alle forze dell’ordine per reati legati alla detenzione clandestina di armi da fuoco.

