Per ancora un mese i camion non potranno sversare in Presila rifiuti nella discarica della Mi.Ga. di contrada San Nicola.
CELICO (CS) – Stamattina il TAR Calabria ha rinviato all’11 Ottobre 2017 la decisione sulla richiesta di sospensione del dispositivo regionale che da giugno blocca ogni tipo di conferimento (pubblico e privato) nell’impianto di Celico. Ad oggi quindi nella discarica di Celico di proprietà dell’ex presidente del Crotone Calcio Raffaele Vrenna non potranno essere conferiti rifiuti fino ad almeno la fine di settembre. In concomitanza alla richiesta di rinvio dell’udienza di oggi, è stata presentata l’istanza per accelerare la discussione dei due ricorsi a suo tempo presentati per l’annullamento dell’aggiornamento dell’AIA che comporterebbe la chiusura definitiva dell’impianto e l’avvio della bonifica dell’intera area.
“Ci auguriamo che il TAR – scrive in una nota il Comitato Ambientale Presilano – discuta congiuntamente tutti i procedimenti in corso, valutando attentamente il grave impatto ambientale causato da scelte scellerate e criminali. Nel frattempo finalmente il dipartimento competente della Regione ha inviato alla Mi.Ga una notifica di accertamento di sanzione amministrativa. Ricordiamo che tempo fa al gestore dell’impianto di Celico fu comminata una sanzione per aver dichiarato il conferimento di rifiuti diversi da quelli realmente sversati in discarica. Questa volta viene contestato al gestore di non aver effettuato la misurazione delle emissioni odorigene così come previsto. È l’ennesima dimostrazione che un imprenditore spregiudicato fa il bello e cattivo tempo nei nostri boschi, in barba a quanto ha affermato più volte falsamente l’ARPACAL.
La strada è ancora tortuosa e in salita e solo perseguendo la ritrovata unità di intenti tra popolazione e Istituzioni si riuscirà a chiudere definitivamente un impianto devastante. Il primo banco di prova da parte del governatore Oliverio si avrà alla scadenza dei primi 90 giorni di sospensione. Gli accertamenti necessari richiedono tempi lunghi e sarà indispensabile la proroga del dispositivo di sospensione dei conferimenti. Inoltre sia chiaro che le minacce di richiesta risarcimento danni avanzate dal gestore, sono una bazzecola rispetto a quanto la Mi.Ga e i responsabili del rilascio di un’autorizzazione illegale dovranno versare per risarcire i cittadini Presilani”.

