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Alluvione in Nepal, la cosentina Chaouqui bloccata in hotel: “L’acqua sta salendo. Aiutateci”

La donna dello scandalo Vatileaks scrive un tweet a Renzi e Alfano: “Bimbi sui tetti. Non vado via senza loro”.

 

NARAYANGHAT (NEP) – “Siamo bloccati al Land Mark Hotel a Chitwan in Nepal. I fiumi hanno esondato, l’albergo è allagato, siamo senza elettricità e senza acqua. Abbiamo allertato la Farnesina. Siamo gli unici italiani dell’hotel. Aiutateci”. E’ l’appello lanciato nella notte di domenica su Facebook dalla cosentina di San Sosti Francesca Immacolata Chaouqui, la donna coinvolta nello scandalo Vatileaks, rimasta intrappolata con la famiglia dalle inondazioni in Nepal che hanno provocato cnquanta morti. Più tardi su Twitter Chaouqui ha postato una foto del fango presa probabilmente da una finestra dell’albergo: “Siamo vivi – ha scritto – Ci sono 20 bambini. Noi non andiamo via senza che loro siano in salvo”. Sempre su Twitter, la donna ha scritto anche a Matteo Renzi e al ministro degli Esteri Angelino Alfano per chiedere aiuto: “L’acqua sta salendo. I telefoni sono scarichi. Sto prendendo i bambini dai Tetti. Non vado via senza loro. Salvateci @angealfa @matteorenzi”.

 

In quel momento nel Chitwan, una delle zone più visitate del Nepal per il suo parco naturale, 110 hotel erano appena stati inondati dai fiumi Rapti e Bhudi Rapti e almeno 600 turisti si trovavano bloccati in attesa dei soccorsi in attesa di un gruppo di elefanti coordinati dalle forze dell’ordine locali. Oltre ai cinquanta morti dall’inizio delle inondazioni 36 sono i dispersi causati dalle esondazioni e frane frutto di piogge battenti che da venerdì flagellano vari distretti del Nepal meridionale. Particolarmente allarmante è la situazione nel distretto turistico di Chitwan, dove il fiume Budhi Rapti è straripato ed ha allagato la cittadina e le campagne circostanti. Le acque del fiume hanno invaso i piani bassi di almeno 110 hotel. Fra cui il Land Mark, dove si trova alloggiata la cosentina Francesca Immacolata Chaouqui, con la sua famiglia. La donna che ha fatto tremare lo Stato Pontificio con le proprie dichiarazioni ha ieri sera pubblicato una foto di suo figlio con un messaggio su twitter. “Pietro è salvo insieme alla tata. Noi rimasti per aiutare. Ci siamo appena ricongiunti e stiamo raggiungendo un posto sicuro”.

 

Anche su facebook ha poi comunicato stanotte di essere stata tratta in salvo rassicurando parenti e amici. “Grazie Dio! Siamo salvi. Siamo stati tratti in salvo da un trattore e dagli elefanti che hanno raggiunto il resort coordinandosi con l’esercito e le squadre di soccorso. È stata la peggiore esperienza della nostra vita ma è finita bene. Ringrazio chi era sveglio questa notte e che ha attivato immediatamente i soccorsi. Grazie a chi ha tranquillizzato mia madre e mia nonna che altrimenti sentendo i tg non so come avrebbero reagito. Grazie allo Staff di Avventure nel Mondo: sono stati magistrali e reponsabili. Veri professionisti. Grazie al Ministro Alfano e alla sua portavoce Danila Subranni. Grazie alL’Unità di Crisi della Farnesina che è stata esemplare, il vice console indiano e la rappresentanza Nepalese che hanno gestito perfettamente le operazioni. Il nostro paese è stato il primo ad attivarsi, dopo 45 minuti dall’allarme si era mosso il mondo. Non ci hanno lasciati soli un minuto e salvando noi hanno permesso il salvataggio di 15 bambini dell’area a ridosso del resort. Grazie a tutti, ad ognuno di voi per quello che avete fatto, per la vicinanza e le preghiere. Finisce qui questa brutta esperienza, solo tanto freddo e qualche vestito perso ma siamo vivi e salvi. Nelle prossime ore capiremo come rientrare in Italia”.

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