La bibliomanzia un tempo utilizzata per trovare le risposte ai propri quesiti nei testi sacri, oggi è l’arte su cui i ragazzi puntano per fare colpo sull’altro sesso.
MILANO – Per un popolo di “non-lettori” come gli italiani, quale miglior momento dell’anno se non le vacanze estive per dedicarsi alla lettura di un buon libro? Secondo le ultime rilevazioni diffuse a inizio anno dall’Istat, meno di metà della popolazione nel nostro Paese legge libri. Dal 2010 a oggi i lettori sono calati di 3 milioni e 300 mila unità. Nel 2016 solo un terzo degli uomini si è dedicato alla lettura, contro quasi la metà delle donne. I lettori maschi tra 11 e 14 anni sono diminuiti più del 25%. Metà dei giovanissimi non legge, e nemmeno gli ebook hanno mai decollato: sono solo 4 milioni coloro che hanno letto un ebook nel corso dell’anno, il 7% della popolazione. Ma tra un bagno e l’altro l’atteggiamento cambia e si è più disponibili a ritagliarsi un po’ di tempo per una buona lettura. Quali sono le principali motivazioni? Secondo un sondaggio del portale Libreriamo.it, il 34% afferma di aver maggior tempo a disposizione nei mesi estivi. Al secondo posto, per il 25% degli intervistati, c’è la voglia di evasione, e infine un 14% dichiara di non riuscire a staccare la spina e di sentire il bisogno di tenersi costantemente aggiornato. Come? Leggendo naturalmente. Oltre un italiano su due (52%) confessa che ha intenzione di leggere almeno un libro quest’estate. Un dato confortante, ben più alto rispetto alla media di lettura nel corso dell’anno, che secondo l’Istat si assesta al 46%.
Spesso, mi è capitato di trovare tra le pagine uno spunto prezioso o un semplice suggerimento e quando questo è successo ho sempre annotato su un quaderno quella frase che entrando in risonanza con la mia anima ha avuto qualcosa da dirmi. Trascrivere, in verità, è una cosa che ho sempre fatto fin da bambina. Mi piaceva scrivere su un quaderno le frasi che mi colpivano, parole per me ricche di significato pronunciate dai protagonisti delle fiabe, dei cartoni animati, dei film, insomma dai miei eroi, personaggi immaginari dai grandi valori e guidati da un profondo senso di giustizia. Negli anni della mia adolescenza ho raccolto così centinaia di frasi, riempiendo interi quaderni che conservo ancora oggi tra i miei tesori più preziosi”, spiega Roberta Cuttica, l’autrice. Ma cosa si intende per bibliomanzia? Consiste nell’aprire un libro a caso e leggere una frase o un passo traendone consigli, indicazioni, suggerimenti, grazie a una frase da interpretare come responso della consultazione. Tutto ciò che occorre è un libro, di solito un testo sacro, profetico o ispirato.
