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Eredita 850 milioni di lire, ma non potrà usufruirne perchè Bankitalia non li cambia

VIBO VALENTIA – Gli spetterebbero circa 440mila euro in quanto unico erede.

Nessuno però potrà cambiargli le banconote che la facoltosa zia, ormai deceduta, gli aveva lasciato conservati in una cassetta di sicurezza di una filiale della banca Unicredit a Vibo Valentia. Vittima della beffa che rientra nei provvedimenti del Governo Monti, che con un decreto sanciva come termine ultimo per il cambio delle lire in euro la fine dell’anno 2012, è un impiegato 40enne originario del vibonese e residente nella provincia di Pescara. L’uomo non potrà usufruire dell’eredità di 850 milioni di lire della zia, deceduta pochi giorni fa.

 

La donna infatti, una ricca imprenditrice catanzarese del settore edilizio, non avendo nè marito nè figli avrebbe indicato nel suo testamento il nipote, Raffaele Morelli come il destinatorio dei tutti i suoi averi dopo la morte. Ma così non è stato. Anche se l’impiegato può ora beneficiare degli immobili in cui è entrato in possesso, dei terreni e una villa a Vibo Valentia e dei titoli di Stato, non potrà cambiare in euro l’ingente somma donatagli dalla zia defunta. Al malcapitato non resta che contattattare tutti i collezionisti di numismatica interessati all’estinta moneta della Repubblica Italiana. O nell’illegittimità costituzionale del decreto che non è presente in nessun altro Paese europeo.

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