L’europarlamentare Laura Ferrara interviene nell’ambito delle gravi difficoltà dell’accoglienza minori non accompagnati ed espone la sua proposta, già al vaglio del Parlamento europeo.
BRUXELLES – “Con i recenti sbarchi dei migranti nei porti dell’Italia meridionale – dichiara Laura Ferrara, deputata europea del MoVimento 5 Stelle – emergono le gravi difficoltà nella gestione dell’accoglienza dei minori non accompagnati, categoria di soggetti particolarmente vulnerabili. La Sicilia e la Calabria sono le regioni che ne ospitano di più. Attualmente – continua Laura Ferrara -, al Parlamento europeo, sono in corso i lavori sul rapporto che riguarda la proposta di regolamento che stabilisce una procedura comune di protezione internazionale, di cui sono relatrice. La mia proposta è quella di un trattamento rapido ed efficace delle domande di asilo e particolare attenzione viene riservata alle garanzie procedurali nei confronti dei minori non accompagnati. In questo ambito si punta a velocizzare i tempi per la nomina di un tutore, in modo da garantire assistenza e rappresentanza nel corso dell’intera procedura di esame della domanda d’asilo, a non affidare un numero elevato di minori allo stesso tutore.
I Comuni di sbarco, i quali hanno le maggiori responsabilità nella cura dei minori, sono costretti in molti casi a ricorrere a strutture temporanee di accoglienza in territori che vivono spesso situazioni di disagio sociale ed economico. “Il rischio che si alimentino sentimenti di xenofobia e razzismo è costante, – commenta la pentastellata – al pari del rischio, da parte dei minori, di essere vittima di episodi di sfruttamento, violenza e attività illecite. In più occasioni i consistenti fondi nazionali e comunitari che ruotano intorno all’accoglienza hanno rappresentato un business per chi ne ha fatto oggetto di speculazione. Inoltre vi è il problema dei cittadini stranieri che si fingono minori per sfuggire alle responsabilità ed ottenere un miglior trattamento. Unitamente ad altre proposte che il Movimento 5 Stelle ha avanzato per la revisione del fallimentare regolamento di Dublino, si vuole quindi evitare che i minori siano privi di idonea tutela ed assistenza o che si ritrovino imprigionati da inadeguate procedure e principi che bloccano il loro viaggio verso una destinazione finale che, spesso, non corrisponde al nostro Paese. In ogni occasione la delegazione del M5S – conclude Laura Ferrara – si batte nelle aule parlamentari di Bruxelles e Strasburgo affinché il sud dell’Italia non diventi il campo profughi d’Europa, richiamando costantemente il rispetto dei principi di solidarietà da parte degli altri Stati Membri e di equa ripartizione di responsabilità nella gestione dei flussi”.
