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Calabra Maceri chiude i cancelli, il titolare: ‘Avanziamo 3,5 milioni di euro’

RENDE – Da otto mesi Calabra Maceri tratta i rifiuti senza nessun tipo di contratto e senza ricevere alcun tipo di pagamento per il servizio offerto.

Martedì l’azienda, che conta 210 dipendenti, ha quindi deciso di non provvedere più a ricevere nei propri impianti i rifiuti dei comuni per carenza di liquidità da poter anticipare per il pagamento alle discariche dei costi di smaltimento. A fare il punto sulla situazione in cui versa l’azienda è uno dei titolari Crescenzo Pellegrino. “Noi da Marzo – afferma Pellegrino – stiamo supportando il sistema regionale nel trattamento dei rifiuti come ci è stato richiesto. Sino a lunedì, in otto mesi, abbiamo trattato 30mila tonnellate di rifiuti senza però essere pagati e senza che ci venisse formalizzato il contratto. Abbiamo anticipato sia il lavoro che gli smaltimenti dei sovvalli di lavorazione. Ad oggi, vantiamo circa 3,5 di euro di credito da Comuni e Regione. Abbiamo chiesto stamattina con forza al prefetto di convocare una riunione urgente con i responsabili sia del Bilancio sia dell’Ambiente per risolvere la situazione.

 

Qui è a rischio l’azienda non solo il pagamento degli operai. Tra discariche e pagamenti di gestione delle attività abbiamo anticipato circa due milioni di euro i fornitori ci chiedono di saldare i debiti, ma noi non possiamo far fronte. Abbiamo bloccato, non la raccolta, ma l’attività di trattamento dei rifiuti che la Regione inviava al nostro impianto, circa 20 Comuni tra cui molto popolosi come Cosenza, Rende e Paola. Se non ci viene formalizzato un contratto e non arrivano i pagamenti non possiamo operare. Sono mesi che andiamo avanti a promesse, sperando che questa situazione si risolva. Certamente la Regione provvederà a smistare i rifiuti verso altri impoianti, noi finchè non c’è chiarezza sul nostro contratto non possiamo riprendere le nostre attività. Credo che con un po’ di buon senso, visto che si tratta solo di risolvere una questione burocratica, in un paio di giorni si possa risolvere tutto. Noi non possiamo accollarci gratuitamente lo smaltimento dei rifiuti per conto della Regione. Per ora non possiamo lavorare. Mi appello alla mediazione del Prefetto per uscire da questa situazione più che paradossale”.

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