La consigliera Bianca Rende insiste sull’assistenza preventiva e il coinvolgimento dell’Anac, guidata da Raffaele Cantone, in merito al progetto della Metrotranvia.
COSENZA – “Dopo la guerra del “pennacchio”, del “Lei non sa chi sono io” e de “il progetto si è fatto come volevo io”, riferito alla Metrotranvia, la maggior parte dei cittadini resta tuttora attonita ed incapace di dare un proprio parere sui cambiamenti che la nuova progettazione dei lavori, con la chiusura completa e definitiva di Viale Mancini al traffico veicolare, imporrà alla vita e alle abitudini di ciascuno dei cosentini.” Così dichiara la consigliera comunale Bianca Rende. “Bisogna – continua – riconoscere che finora la informazione e la partecipazione alle scelte da parte dei cittadini e dei loro rappresentanti consiliari, è stata scarsa e comunque deviata dal solito gergo politichese con cui si è affrontata la questione. Si avverte nella cittadinanza la necessità di incontri separati ad hoc, mirati sulle ricadute dei problemi su zone diverse, per illustrare i disturbi che la realizzazione dell’opera, pur necessaria e strategica per la costruzione della Città unica, per la quale ci siamo battuti in campagna elettorale, creerà nei due anni previsti di lavoro ed anche dopo, con queste modifiche.
