LAMEZIA TERME – Già il 14 luglio scorso i militari della Guardia Costiera di Vibo, delegati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, avevano provveduto a notificare i provvedimenti di sequestro preventivo, degli impianti di depurazione Comunali di Nocera Terinese, San Pietro a Maida e quattro del Comune di Serrastretta.
Il Pubblico Ministero, Dott. Santo Melidona aveva previsto, nei provvedimenti di sequestro, il differimento dell’esecuzione, di trenta giorni, così da consentire alle autorità responsabili e ai custodi giudiziali degli impianti, di provvedere alla rimozione degli inconvenienti rilevati dai militari del Servizio Operativo della polizia giudiziaria di Vibo Valentia Marina. Ma, trascorso il termine di differimento le relazioni di verifica, scaturite dai sopralluoghi eseguiti dal consulente dell’ATO 1 di Cosenza, nominato in qualità di esperto e dagli ulteriori accertamenti esperiti anche dai Guardacoste, non hanno soddisfatto le attese di rimessa in efficienza degli impianti. Per questo motivo è stata data formale esecuzione ai decreti di sequestro preventivo degli impianti di depurazione di Nocera Terinese e dei quattro impianti di depurazione del Comune di Serrastretta. Solo per l’impianto di San Pietro a Maida, la cui condizione è migliorata nell’ultimo mese, il Pm ha concesso ulteriori 60 giorni di differimento per l’esecuzione dell’eventuale provvedimento di sequestro. Posti sotto sequestro dunque i cinque impianti di depurazione, quello consortile del Comune di Nocera, che riceve le acque reflue dei Comuni di Belmonte, Amantea, Nocera e parte di Falerna e i quattro di Serrastretta.
