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Incendio falegnameria:vigili del fuoco evitano una tragedia

COSENZA – Eroi silenziosi. Se l’incendio di via don Gaetano Mauro, non si è trasformato in una tragedia apocalittica, lo si deve solo al pronto intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Cosenza che, accorsi in tempo per spegnere l’incendio all’interno di una falegnameria, hanno circoscritto le fiamme, messo in sicurezza i locali interessati dal fuoco ed evitato che le fiamme si espandessero anche al palazzo sovrastante, al momento del fatto pieno di inquilini.

Nel corso dell’intervento, i vigili dle fuoco hanno, inoltre, accertato che l’incendio è scaturito in maniera accidentale. Lo scenario di paura inizia poco prima delle 10:30 di ieri. Gli operai della falegnameria sono al lavoro, tra segatura ed arnesi del mestiere. Ad un tratto, stando al racconto fornito dagli stesi operai ai vigili dle fuoco, la segatura all’interno degli aspiratori, va a fuoco. E’ il panico. Le fiamme, complice anche la presenza del legno e di diversi prodotti facilmente infiammabili, si trasformano in pericolose lingue di fuoco, in grado di incenerire tutto, disintegrando, in pochi minuti, tutto quello che trovano sul loro cammino. Gli operai lanciano subito l’allarme, inoltrando la richiesta di sos alla sala operativa del 115. Lo stesso centralkino dei vigili dle fuoco di Cosenza è intasato dalle numerose telefonate di aiuto che provengono dagli inquilini del palazzo che abitano, proprio, sulla falegnameria. Con il passare dei minuti, all’interno della falegnameria, si assiste al rogo. Le sirene degli automezzi dei pompieri sfrecciano, concentrandosi tutte sul luogo dell’emergenza. Dall’inizio dell’sos alla fine dei lavori di spegnimento dell’incendio, saranno diverse le squadre di vigili impegnate sull’incendio. Agli uomini del comando di viale della Repubblica si aggiungno anche quelli del distaccamento di Acri. Per precauzione il palazzo viene evacuato, è alto, infatti, il rischio che le fiamme da un momento all’altro possano espandersi, fino ai primi piani dell stabile. Mentre, alcuni vigili, con l’utiizzo di idranti e mototroncatrice, tagliano le saracinesche della falegnameria e tengono sotto controllo le fiamme, altri loro colleghi salgono in fretta le scale del palazzo, per andare a portare soccorso ad un’anziana, inquilina dle quarto piano che, affetta da problemi di deambulazione, non risce ascendere le scale. La paura per l’incendio e quell’incedere claudicante le bloccano le gambe. I pompieri entrano ed escono dalla falegnameria, mettendo in salvo tutto quello che possono prendere. La loro attenzione, si cocentra su alcune bomboloe di gas. I vigili continuano senza sosta la loro operazione di spegnimento dlele fiamme emessa in sicurezza del sito interessato dal fuoco. Alla fine dell’intensa giornata di lavoro, tutto è ok. L’unica immagine spettrale di quel pauroso incendio è fotografata dal fumo che esce dalle saracinesche della falegnaqmeria, dal materiale andato in fiamme e da quell’odore acre di fumo che si sprigiona nell’aria, finisce nella gola e rede difficoltosa la respirazione. Finito l’intervento, i vigili del fuoco, prima di autorizzare gli inquilini del palazzo soprastante la falegnameria, a ritronare nelle loro rspettive abitazioni, effettuano un accurato sopralluogo all’interno dello stabile, conclusosi con l’accertamento che nessun danno è stato provocato. I segni della paura sono sui volti degli operai della falegnameria e del proprietario che, passata la paura, fa i conti con i danni subiti: ingenti.

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