COSENZA – In un’intervista fiume il presidente dell’ordine dei medici bruzio spiega come l’Ospedale di Cosenza sia stato portato al collasso.
La carenza di medici dell’Annunziata mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini del cosentino. L’Ospedale non ha personale per curare i pazienti e non può assumere nuove unità. Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ci ha provato imponendo con un’ordinanza di far entrare immediatamente nei reparti di Pronto Soccorso e Rianimazione sette medici, ma ad oggi solo due hanno firmato il contratto e preso servizio.
COSA HA CREATO L’EMERGENZA
“I cittadini – afferma il dottor Corcioni – devono sapere che la situazione dell’Azienda Ospedaliera al momento è molto seria e non è il risultato di qualcosa che è capitato ieri, ma di un malgoverno, una malagestione, un disinteresse assoluto che va avanti da quindici anni. Una tragedia accentuatasi negli ultimi tempi con il commissariamento del settore sanitario, affidato a Scopelliti poi decaduto dopo la condanna a sei anni di reclusione, e il piano di rientro economico che blocca le assunzioni. A ciò si associa alla cattiva gestione di tutti gli ospedali della Regione.
RIDUZIONE DEL PERSONALE
Abbiamo debiti e dobbiamo fare un piano per risanarli. In più non siamo neanche capaci di stilare un piano di rientro che deve fare il Governo al nostro posto con un commissario, quindi non c’è più nessun tipo di autonomia. La strada scelta è stata quella di ridurre il personale per risparmiare, mandando in pensione medici ed infermieri senza sostituirli. Non c’è dubbio che in alcune realtà la forza lavoro un tempo era eccessiva, soprattutto se si pensa alla quantità enorme di personale amministrativo che esiste nei nostri ospedali. Però quando si riduce il parco medici nei reparti caldi in aree in cui c’è una mole enorme di pazienti giornalieri il danno che si fa è straordinariamente grave. Ed è quanto è stato fatto.
I MEDICI ‘IMBOSCATI’
A ciò si aggiunge una piaga tutta calabrese, quella degli imboscati che andrebbero urgentemente ‘disboscati’. Si tratta di decine e decine di casi di persone che ad esempio sono state assunte in Pronto Soccorso, ma lavorano in altri reparti o, addirittura, fuori dall’ospedale in altri presidi medici sparsi sul territorio. Il che provoca carenza di personale medico in Ospedale, soprattutto nei reparti più ‘duri’, meno attrattivi. CosÏ succede che quando a Roma fanno la conta degli stipendi si vede che vengono pagati per tutti, ma non c’è la forza lavoro.
IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI
Oggi è necessario un aumento del personale che non può essere scaricato sugli specialisti di determinati reparti perchè se li si manda a lavorare in pronto soccorso la situazione è destinata a peggiorare. Senza i medici nei reparti, che riescono a smaltire i pazienti accettandoli e dimettendoli, si impoverisce l’offerta dell’unico ospedale che copre l’intero territorio cosentino per diversi servizi. Il subcommissario è un ragioniere per altro poco motivato a livello politico, perché il commissario Scopelliti è decaduto. Ho sollecitato due mesi fa Renzi affinchè provveda a nominare un commissario con pieni poteri che sia competente in sanità e non un riciclato della politica. Intanto non abbiamo la possibilità di sbloccare le assunzioni perché bisogna passare sempre dal tavolo Massicci all’ufficio di Ragioneria dello Stato e poi al Ministero dello Sviluppo Economico.
UN DRAMMA PREVEDIBILE
C’è una situazione di grave pericolo per i cittadini. Si fa fatica a dare risposte ai pazienti, noi siamo angosciati e viviamo con difficoltà questo periodo. I medici dell’ospedale hanno fatto di tutto, hanno iniziato a manifestare prima di Natale perché sapevano che si sarebbe arrivati ad una situazione di gravissimo disagio. Tutti i medici dell’Annuziata sono in affanno. Mi auguro che per quanto sia anomala la situazione di Cosenza in tempi brevi si possa correggere questo dramma, ma chi si deve muovere è Renzi, nominando un commissario, altrimenti non vedremo la luce nella sanità in Calabria. La soluzione di Occhiuto è solo un cerotto, una posizione coraggiosa, ma funge solo da tampone”.
