LAMEZIA TERME – La cacciata dello stampatore dalla poltrona di presidente ha prodotto un nuovo mostro.
Decaduto De Rose di fretta e furia si è provveduti a rimpiazzare il vertice dell’azienda pubblica regionale deputata alla creazione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali. Ma pare che il ruolo rivestito dal neopresidente di Fincalabra Luca Mannarino non sia legittima. “Il tesoriere di Forza Italia in Calabria non è neppure in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ricoprirne l’incarico” afferma Gianni Speranza, prossimo alla campagna elettorale per le regionali calabresi. “Questa – continua il sindaco di Lamezia Terme – è l’ennesima ed ulteriore prova del totale disprezzo delle regole da parte della Giunta regionale”. La nomina che rientra nelle tante assegnata dopo le dimissioni di Scopelliti, secondo Speranza, “è un ulteriore schiaffo alla Calabria e ai calabresi. Il centrodestra, come se nulla fosse, non solo cerca di prorogare la propria vita e quella del Consiglio Regionale ma, continua ad alimentare il suo sistema di potere, incurante e in spregio delle leggi e perfino della decenza pubblica”.
Poi ricorda la vicenda dell’Oragate e della famigerata telefonata. “Già il precedente presidente di Fincalabra, Umberto De Rose, era stato al centro dello scandalo de L’Ora della Calabria, sottolineando così il suo rapporto organico con i suoi sponsor politici; ora, – sentenzia Gianni Speranza – si aggiunge questa nuova scandalosa nomina guidata esclusivamente dalla vecchia logica dell’occupazione dei centri di potere da parte della politica. Mi auguro che il Governo faccia sentire immediatamente la propria voce invalidando ed annullando queste nomine, così come è stato costretto a fare, anche se tardivamente, per gli atti posti in essere da Scopelliti in qualità di commissario della sanità“. E mentre urla allo scandalo il candidato a governatore della della Regione Calabria sollecita i suoi colleghi del centrosinistra che siedono in Consiglio a prendere rimedi. Non si capisce però perchè se l’opposizione ha il potere di fare ostruzionismo ad oggi tante investiture siano passate inosservate. Intanto il presidente Luca Mannarino, 46 anni, commercialista, iscritto all’Ordine dei commercialisti di Paola resta al suo posto.

