RENDE – Stamattina, a Rende, il liquidatore di Legnochimica ha incontrato il neoassessore all’Ambiente Francesco D’Ippolito.
Un incontro informale alla presenza di un tecnico per conoscersi e verificare lo stato dell’arte in merito alla bonifica del sito di contrada Lecco dove ad oggi sono ancora presenti le vasche contenenti gli scarti di lavorazione dell’azienda oggi in liquidazione. Nella giornata di ieri l’associazione ambientalista Crocevia, dalle colonne del portale QuiCosenza, aveva attaccato Pasquale Billotta nella veste della società piemontese il quale oggi intende rendere note alcune precisazioni sui progetti di bonifica dei laghi chimici. Ricordiamo che la società ha presentato diversi piani di bonifica, puntualmente bocciati in conferenza dei servizi, sino ad arrivare ad una bozza di progetto alla quale di concerto con il commissario Valiente erano state concordate delle modifiche da apportare prima di concludere l’iter autorizzativo. Sulla depurazione dei fanghi presenti nelle vasche della zona industriale ASP, ARPACAL, Regione e Provincia avevano inizialmente chiesto che la società investisse oltre sei milioni di euro per aspirarli e trasportarli in un sito adibito al trattamento dei rifiuti speciali. Un’operazione troppo costosa per una società inattiva da anni come Legnochimica la quale propone di ripulire i liquami in loco e poi riversarli nei corsi d’acqua limitrofi spendendo un decimo dei costi previsti: seicento cinquantamila euro.
“I progetti dei piani di bonifica presentati nell’arco di 10 anni – scrive in una nota il liquidatore Pasquale Bilotta – sono stati sistematicamente bocciati dagli enti preposti a decidere. Tale circostanza è confermata dai verbali delle varie conferenze dei servizi che si sono susseguite nel corso degli anni. Io sono in carica da fine novembre dell’anno 2012 e l’ho verificato coi miei consulenti prima di poter esprimermi in merito. Intanto il sottoscritto non conosce il motivo per cui perché non sia mai stato invitato il Prof. Crisci né mai coinvolta l’UNICAL. Poi con la frase “messi con le spalle al muro” si intendeva e si intende solo ed esclusivamente che abbiamo fatto in modo, grazie all’aiuto decisivo dei mass media (tra cui proprio questo), che gli enti preposti a decidere dimostrassero di voler seriamente raggiungere un’intesa che portasse ad una soluzione del problema. Ad esempio, quando gli enti sono stati tutti assenti, così come da verbale dell’incontro in cui si è verificata tale circostanza, e così come negli incontri precedenti, non l’avevano certo dimostrato.
- L’intesa, nonostante i nostri sforzi, non è stata ancora raggiunta in maniera definitiva: sono state finalmente individuate e, soprattutto, concertate delle linee guida e dei correttivi da apportare. Chi dice il contrario dice il falso e se ne deve assumere la responsabilità. Se il sottoscritto ha detto qualunque cosa possa aver lasciato intendere altro che non questo si scusa con l’Associazione Crocevia in primis e con tutti coloro che possono aver inteso altro. Il piano di bonifica definitivo non c’è ancora perchè i progetti, ripeto, sono stati sistematicamente bocciati. E’ tutto documentato. Non ho mai sostenuto che non c’è stato inquinamento con l’acqua. Me ne guarderei bene. Io conosco solo ed esclusivamente le analisi delle acque dei laghi di proprietà della Legnochimica S.r.l. : solo su quelle, ed appena appena a grandi linee, potrei permettermi di parlare. Tra l’altro, non essendo assolutamente un tecnico esperto della materia, mai l’ho fatto e mai mi permetterei di esprimere una valutazione così netta in merito. Ero negato in biologia e chimica già dai tempi della ragioneria, figurarsi se potrei permettermi di farlo adesso in una situazione di questa delicatezza. In merito alle possibilità di smaltimento delle acque e dei fanghi ed alle normative da seguire non mi esprimo perché i miei consulenti si sono espressi in merito già in conferenza dei servizi.
- Quanto all’”enorme ignoranza dimostrata dalla societa’ Legnochimica S.r.l. (non S.p.A.) in liquidazione nel trattare il problema” si sottolinea e si ribadisce che, di concerto con gli enti preposti ad autorizzare la bonifica si è giunti, in data 07/05/2014 e dopo circa 10 anni, ad una bozza di accordo che conteneva delle linee guida da seguire e dei correttivi da apportare. L’accordo definitivo, secondo quanto stabilito, sarà susseguente alle modifiche stabilite. Per questo motivo, allora, “l’enorme ignoranza della materia” (che da parte della mia persona riconosco assolutamente esserci, essendo commercialista e non biologo né chimico) allora non dovrebbe ricadere solo su Legnochimica S.r.l. ma anche sugli enti che dovranno dare il benestare al piano di bonifica. Per qualunque chiarimento in merito, chiarisco subito che non sono un bravo oratore né un tecnico della materia chimica ed ambientale: quindi, ad evitare qualunque altro possibile fraintendimento dovuto alla mia abissale ignoranza della materia, essendo in carica solo da fine novembre dell’anno 2012 rimando a quanto riportato nei verbali delle varie conferenze dei servizi degli anni precedenti”.

