RENDE – Il progetto di ripulire i laghi chimici di contrada Lecco, aspirando i fanghi e riversandoli nel corso di un fiume dopo averli ‘lavati’ nella zona industriale preoccupa i rendesi.
Soprattutto i componenti dell’associazione Crocevia che da sempre lottano per una bonifica dell’area dell’ex Legnochimica che scongiuri ulteriori rischi per la salute pubblica e per le falde acquifere che potrebbero essere contaminate dalle ingenti quantità di nichel, cromo, arsenico e metalli presenti presenti nelle vasche che da anni vegetano abbandonate a cielo aperto. “Volevamo rispondere a tutte le inesattezze sostenute dal liquidatore della Legnochimica S.p.a., sig. Pasquale Bilotta. In primis, si voleva fare notare al sig Bilotta, che se nessuno fino ad oggi si e’ voluto prendere la responsabilita’ di autorizzare il loro piano di bonifica, e’ perche’ la Legnochimica Spa non ha mai presentato un piano di bonifica degno di questo nome. Ed infatti, in tutte le conferenze dei servizi organizzate sul problema, la societa’ non ha fatto altro che pensare a modi alternativi alla bonifica che facessero risparmiare denaro anche a discapito della salute dei cittadini che, a quanto pare, viene ancora una volta messa da parte dalla societa’. Non riusciamo a capire come mai, in nessuna delle conferenze dei servizi, sia mai stato invitato il prof. Crisci, l’unico in grado di dettare le linee guida visto che, su incarico della Procura della Repubblica di Cosenza, ha esaminato i terreni. Ci chiediamo ancora, come mai non si sia voluto coinvolgere l’Unical, visto che e’ dotata dei migliori chimici a livello europeo, esperti anche nei problemi di inquinamento ambientale. Vorremo inoltre capire, cosa il sig. Bilotta voleva dire con la frase ” ma noi li abbiamo messi con le spalle al muro e abbiamo raggiunto un’intesa”. Chi è stato messo con le spalle al muro? Quale intesa è stata raggiunta? Su tale aspetti, i cittadini vogliono e devono essere rassicurati dal Sindaco Manna anche perche’ i tempi dei festeggiamenti sono ormai finiti ed e’ arrivato il momento di affrontare seriamente da parte sua il problema della ex Legnochimica.
In attesa delle risposte del Sindaci Manna, voleva essere l’associazione Crocevia a puntualizzare alcune cose al sig. Bilotta, ovvero:
1) i cittadini aspettano la bonifica imposta dalla Procura da oltre 3 anni, possibile che ancora non ci sia nemmeno un piano?;
2) il sig Bilotta dimostra di essere poco informato dei fatti quando sostiene che non c’e’ stato inquinamento con l’acqua. Si ricordi che nell’area sono stati, e ancora oggi lo sono, sequestrati 4 pozzi ad altrettante famiglie perche’ l’acqua analizzata e’risultata inquinata da metalli pesanti, addirittura 1000 volte superiore al limite previsto;
3) il testo unico in materia ambientale, detta i criteri da seguire per l’esecuzione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale. Questi sono riportati all’articolo 3, quarta parte, del Dlgs 156/2006.
A questo punto, vista l’enorme ignoranza dimostrata dalla societa’ Legnochimica spa nel trattare il problema, riteniamo che i tempi siano maturi per applicare le normative in materia, ovvero esproprio dei terreni alla societa’, bonifica a proprie spese e utilizzo dei terreni seguestrati per pubblica utilità. Che ne dice Sindaco?”.

