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Chiara Rizzo resta in carcere, Scajola invece va ai domiciliari

REGGIO CALABRIA – Carcere per Lady Matacena e domiciliari per l’ex ministro Scajola.

E’ stata depositata questa mattina la decisione dei giudici del Tribunale della libertà di Reggio Calabria. Chiara Rizzo la moglie di Amedeo Matacena resterà in carcere. La donna è rinchiusa da oltre 20 giorni nel carcere di Arghillà. Il ricorso presentato dai legali della donna, Alfredo Biondi e Bonaventura Candido, è stato infatti rigettato. Il Tribunale della libertà ha invece concesso gli arresti domiciliari all’ex ministro Claudio Scajola accogliendo in parte il ricorso dei suoi legali, Giorgio Perroni e Elisabetta Busuito. La decisione dei giudici è stata depositata stamani. Scajola sarà trasferito nelle prossime ore nella sua casa di Imperia.

 

I legali della Rizzo “decisioni sconcertanti”

Non l’hanno presa bene gli avvocati difensori di Chiara Rizzo: “Si tratta di una decisione che ci lascia sconcertati e addolorati per la reiezione della nostra istanza e dei chiarimenti forniti dalla nostra assistita”. “La motivazione della decisione – proseguono i legali – ci è ancora ignota ma, se essa fosse dipesa dalla accettazione delle tesi del pm che la ha, in fase di udienza, mutato l’originale imputazione, allora la decisione del Riesame apparirebbe ancora più gravatoria rispetto anche alle decisioni assunte nei confronti di altri indagati. E’ a chiunque evidente come, inspiegabilmente, nell’ambito dello stesso procedimento, siano stati adottati due pesi e due misure, essendo del tutto ingiustificato e difficilmente accettabile che alla signora Chiara Rizzo sia stata applicata la misura più gravemente afflittiva”. “In ogni caso – concludono Biondi e Candido – ricorreremo alla Corte Suprema di Cassazione non appena saranno depositate le motivazioni”.

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