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‘L’Ora della Calabria’, per De Rose tentata violenza privata, Gentile assolto

COSENZA – Chi non ricorda la vicenda partita da quella telefonata in cui Umberto De Rose intima all’editore de “L’Ora della Calabria” di non pubblicare la notizia sul figlio del senatore Gentile?

“Se il cinghiale è ferito ammazza tutti”; è la frase che ha fatto il giro d’Italia sul web. Il giorno successivo a quella telefonata, il giornale non arrivò in edicola. Umberto De Rose, presidente di Fincalabra e stampatore del quotidiano, disse che si era verificato un guasto alla rotativa. Ma il motivo della mancata uscita pare proprio non sia stato quello. Ora De Rose, è indagato per tentata violenza privata mentre per Andrea Gentile, oggetto della mancata uscita in edicola de L’Ora, è stata disposta l’archiviazione. Dalla perizia disposta dai magistrati sulla rotativa non è stato accertato alcun guasto. La Procura di Cosenza ipotizza che De Rose abbia ‘simulato’ una rottura all’impianto di produzione tipografica, dopo la lunga telefonata con l’editore Alfredo Citrigno, al quale aveva chiesto di non far pubblicare quella notizia sul figlio del senatore Antonio Gentile; richiesta alla quale si è opposto con fermezza il direttore, Luciano Regolo. Per tentare di convincere l’editore, De Rose, aveva utilizzato la frase del “cinghiale” come una sorta di pressione per far intendere possibili ritorsioni politiche da parte dei Gentile. L’inchiesta per il momento è chiusa e vede archiviata la posizione di responsabilità penale di Andrea Gentile mentre ad Umberto De Rose, indagato per tentata violenza privata, è stato notificato un avviso di conclusione indagini. 

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