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Casi di tubercolosi all’Annunziata, la situazione è sotto controllo: nessun allarmismo

Ospedale Annunziata Cosenza 03

In concomitanza della Fiera di San Giuseppe, molti stranieri presenti avrebbero accusato i sintomi della Tbc. Ma dall’ospedale cosentino fanno sapere che non vi è nessun pericolo

 

COSENZA – Tutto ha inizio da una messa della domenica mattina: un prete sussurra sottovoce ad alcuni fedeli, che vi sarebbero dei casi di tubercolosi registrati all’ospedale Annunziata di Cosenza. In pochissimo tempo il passaparola e la notizia circola velocemente in città; cresce l’agitazione e i cosentini iniziano ad allarmarsi. In realtà non vi è nulla di allarmante, così come fanno sapere i camici bianchi. E’ vero che, attualmente, vi sono cinque unità delle malattie infettive occupate da malati di tubercolosi (tutti stranieri); ma i casi di tubercolosi non sono così rari nè gravi come i tempi passati. Dal nosocomio fanno sapere che non si tratta di un evento straordinario ed eccezionale, ma rientra nella normalità; anche se i numeri sono aumentati esponenzialmente in concomitanza dell’evento fieristico.

 

Durante la Fiera di San Giuseppe, infatti, moltissimi stranieri hanno affollato le strade e piazze della città ed è probabile che la malattia si sia contagiata nelle persone più soggette al contagio. La Tbc, infatti, è una malattia trasmissibile attraverso pochissimi bacilli, basta ad esempio uno starnuto, un colpo di tosse o la saliva. Coloro i quali hanno un sistema immunitario basso e le difese non sono in grado di contrastare i batteri, sono soggetti al contagio. Attualmente le unità di malattie infettive stanno somministrando ai pazienti le cure farmacologiche di rito e nessuno si trova in condizioni di pericolo. Per questo, dall’Annunziata, ribadiscono che tutto è sotto controllo e non vi è da allarmarsi.

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