Miceli: accogliamo le iniziative del Movimento StotMob e lo esortiamo a sposare la nostra proposta per regolamentare il gioco d’azzardo in città.
RENDE (CS) – “Qualche giorno fa un nostro concittadino ha perso la fede nuziale, 400 euro ed un orologio giocando in una sala giochi, con le slot machine, e per non raccontarlo alla famiglia ha simulato una rapina ma è stato denunciato dai Carabinieri di Rende per simulazione di reato. La situazione diventa sempre più preoccupante e per questo pochi giorni fa abbiamo presentato una proposta per regolamentare il gioco d’azzardo in città in modo da arginare un fenomeno sociale sempre più allarmante.” E’ quanto dichiarato da Domenico Miceli, Capogruppo Movimento 5 Stelle al Comune di Rende.
Sui social abbiamo già riscontrato il favore del Consigliere Ziccarelli del Laboratorio Civico ma siamo fiduciosi che tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Rende come in quelli di Cosenza e Castrolibero possano unirsi contro il dilagare senza controllo del fenomeno dell’azzardo nei nostri territori perché questo business genera povertà (economiche, sociali e relazionali), dipendenza e distruzione del tessuto sociale. I frequenti episodi di microcriminalità degli ultimi due mesi,ad esempio, potrebbero essere ricollegati a questa che è una vera e propria emergenza sociale. Per essere operativi fin da subito invitiamo il Movimento SlotMob a sposare una delle nostre idee, contenuta nella proposta generale fatta qualche giorno fa all’amministrazione rendese, facendosi promotore di un concorso di idee tra le scuole dell’area urbana cosentina per la creazione di un logo adesivo da applicare all’esterno dei locali che rinuncino ad ospitare l’offerta di gioco d’azzardo. Si possono così informare i cittadini sulla scelta del gestore, come premessa ad un consumo informato. La politica, dal suo canto, ha il dovere di dare una risposta immediata rispetto alla pericolosità dell’azzardo e ai suoi impatti negativi sui nostri territori e auspichiamo che ciò avvenga presto ed in maniera unitaria.”
