E’ quanto dichiarato da Laura Ferrara in un workshop tenutosi in Parlamento sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale.
BRUXELLES – “I cittadini sono stanchi di dovere sempre pagare di tasca propria con le tasse o, peggio, rimettendoci la salute, per i danni all’ambiente causati dalle industrie inquinanti. Per questo ci stiamo impegnando per fare capire all’Europa che chi inquina deve pagare”, è quanto afferma l’eurodeputata M5S Laura
In particolare è stata condivisa la necessità di non lasciare solo nelle mani della politica le questioni ambientali. Occorre infatti un più ampio coinvolgimento di esperti, giuristi, comunità scientifica e non ultimo, dei cittadini. Ho voluto anche portare all’attenzione del Parlamento europeo, la drammatica esperienza vissuta dai cittadini di territori deturpati dai disastri ambientali, come la Calabria. Particolarmente significative – ha sottolineato la Ferrara – sono state le testimonianze dell’avv. Rodolfo Ambrosio, legale di parte civile in numerosi
Fra le proposte dei relatori, che proveremo ad inserire nel rapporto che presenterò al Parlamento europeo – ha dichiarato l’eurodeputata M5S -vi sono:
– la creazione di un Fondo per la tutela dell’ambiente dai danni causati dall’attività industriale;
– l’introduzione di un registro obbligatorio delle industrie potenzialmente pericolose per l’ambiente, ai sensi della direttiva;
– una banca dati aggiornata dei danni ambientali;
– la promozione della cultura della prevenzione del danno ambientale, attraverso una sistematica campagna di informazione;
– la previsione di sgravi fiscali o altre forme di premialità per le aziende che si impegnano con successo nella prevenzione dei danni ambientali;
– l’introduzione di un’autorità indipendente titolare dei poteri di gestione, controllo nonché dei poteri sanzionatori attribuiti dalla direttiva;
– la previsione di adeguate garanzie finanziarie (assicurazioni) per scongiurare il rischio che le aziende responsabili del danno finiscano per non pagare, vanificando il principio chi inquina paga.
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