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Il mistero delle opere d’arte scomparse a Cosenza durante i bombardamenti

COSENZA – Era il 3 settembre 1943, quando Cosenza fu bombardata dagli aerei delle forze anglo-americane.

Da allora non è mai stato svelato il mistero delle opere d’arte scomparse dalla Chiesa del Santissimo Crocefisso. La parrocchia nei pressi di via Riforma fu completamente distrutta ed il Convento gravemente danneggiato dall’incursione aerea. I pregiati arredi e le opere d’arte della chiesa, andarono perduti. Due busti marmorei realizzati nel 1642 dallo scultore Mencaglia e posti in tempietti ai lati dell’altare maggiore con le insegne dei Cavalieri di Malta ed ornati di trine e merletti svanirono nel nulla. I frati minori cappuccini hanno informato il Comando dei Carabinieri, nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, che dall’esame delle immagini d’epoca relative alla Chiesa del Santissimo Crocifisso, riprese dopo il bombardamento del 3 settembre 1943, con ancora i segni degli ordigni incendiari hanno scoperto che le opere non sono andate perdute, ma probabilmente trasferite presso la sede di un competente ente pubblico o illecitamente trafugate. Ad oggi però le due sculture non sono state reperite. Resta ancora da sciogliere un nodo: nel corso del drammatico lancio di bombe vennero effettivamente distrutte le nove importanti tele del pittore fiammingo Guglielmo Borremans allineate tra il cornicione ed il soffitto della Chiesa, così come riportano le varie cronache, o qualche dipinto si è invece salvato?

 

Organizzate dai frati minori cappuccini in collaborazione con l’Istituto per gli studi storici e il gruppo facebook “il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza”, a cura di Demetrio Grandinetti, Pasquale Perri e Stefano Vecchione, si aprono oggi, alle 18.00, presso il complesso monastico della riforma a Cosenza la «Mostra di libri e documenti antichi, rari e di pregio» e la «Rassegna permanente sul Santuario Convento del Santissimo Crocefisso dei Frati Minori Cappuccini». Nella biblioteca del convento saranno esposti preziosi reperti a stampa e calligrafici riguardanti l’ordine monastico dal Cinquecento a oggi, mentre nel chiostro, la Chiesa ed il Convento del Santissimo Crocefisso sono raffigurati nelle foto d’epoca e nelle piante prospettiche e vedute di Cosenza, di litografie del XV secolo. Le varie immagini rappresentano gli anni Trenta del Novecento e i bombardamenti degli aerei statunitensi. La mostra permanente sarà per Cosenza il sigillo di un’identità sintetizzata attraverso stampe ed immagini d’epoca.

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