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‘Ora basta… decidiamo noi!’, assemblea pubblica sulla gestione rifiuti

COSENZA – I comitati ambientali della Calabria hanno indetto per martedì 15 aprile alle 17, un incontro a Cosenza, in piazza 11 settembre per discutere di rifiuti ambiente e territorio in vista della manifestazione regionale del 10 maggio a Cosenza.

“L’obiettivo dell’assemblea – si legge in una nota divulgata dagli attivisti – sarà la discussione relativa al problema dei rifiuti e alle ripercussioni che determina sulla qualità della vita, sulla salute, sul territorio, sull’economia. Il problema dei rifiuti in Calabria è stato  gestito, per troppo tempo, in maniera emergenziale e non si è mai riusciti a trovare una soluzione adeguata a quelle che sono le reali esigenze dei cittadini e dei territori. La Regione Calabria punta alla riapertura delle discariche, al potenziamento degli inceneritori, alla creazione di non meglio identificate strutture più simili a piattaforme per ammassare rifiuti che non a impianti per sostenere realmente la raccolta differenziata. Non esiste, in Calabria, un serio piano della raccolta dei rifiuti che tenda se non all’obiettivo “rifiuti zero”, da noi auspicato, almeno a rispettare la normativa ambientale nazionale ed europea. In questi ultimi mesi molti cittadini, su tutto il territorio regionale, si sono auto-organizzati e riuniti in comitati per difendere il proprio territorio dallo scempio ambientale – che ormai ha raggiunto livelli insopportabili – e per invocare la bonifica immediata dei tanti siti inquinati. Nonostante ciò, molto difficilmente i cittadini trovano ascolto. E’ ora che i cittadini si organizzino e producano critiche severe, proponendo piani alternativi per la salvaguardia dei territori e delle proprie vite. E’ ora di dire basta…delle nostre vite deecidiamo noi! L’appuntamento di Cosenza del 15 aprile si propone di lanciare una manifestazione popolare, aperta a tutte e tutti, per pretendere una gestione pubblica e partecipata dei servizi locali che incidono sulla tutela dei territori e sulla salute dei cittadini e per ottenere le bonifiche dei siti avvelenati”.

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