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Fiorentina-Juventus :il pareggio

Claudio Pizzarro stravince il duello in cabina di regia con Pirlo, ma più in generale è il centrocampo dei viola a surclassare quello bianconero. Vidal è spaesato, Giovinco un corpo estraneo e Quagliarella troppo solo. Nella Fiorentina prestazione super per Roncaglia e Pasqual.

Un pareggio sul campo di questa nuova Fiorentina è risultato tutt’altro che disprezzabile. Ma è pur sempre la prima partita di campionato che la Juventus non vince e, se questa è la notizia, il risvolto assai più significativo è che non fa nulla per vincerla e semmai qualcosina per perderla. Il che non cambia le prospettive di stagione, né destituisce i bianconeri dal loro rango di favoriti.

Ma li rende più umani, e corrobora le speranze delle rivali che non vogliano rassegnarsi ad una resa anticipata.

Bella Fiorentina, fresca quanto saggia. Ordinata nelle fasi di sacrificio, puntuale nel cogliere gli attimi in cui osare. Il computo delle occasioni, a cominciare dalla traversa di Jovetic, dice chiaramente che se una squadra doveva vincere era la viola. Juve saggia a sua volta nel comprendere che non era serata, nel saper limitare i danni. Ma nell’impossibilità, per la prima volta nell’era Conte, di cambiare passo, di ingranare le marce alte, di cambiare i rapporti di forze con il suo furore agonistico. Alla quarta partita in dieci giorni, nonostante un po’ di turnover, non si può non perdere brillantezza atletica. È il prezzo da pagare alla Champions, che sia la Juventus che le rivali avevano giustamente messo in conto. Ma con cui adesso i conti, per l’appunto, bisogna cominciare a fare.

 

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