Il nuovo sistema Sismi.ca, piattaforma telematica per la presentazione di richiesta di autorizzazioni regionali ai fini antisismici, si sta rivelando del tutto fallimentare: presenta una serie di criticità che allarmano esperti del settore e cittadini.
CALABRIA – Il tema del rischio sismico, a causa dei tragici eventi che, negli ultimi tempi, hanno provocato catastrofi ed ingentissimi danni nel nostro territorio; ha assunto in Calabria i massimi livelli di attenzione e la prevenzione dei rischi diviene, perciò, obiettivo primario. Proprio per questo, il 1 gennaio 2017 è nato il nuovo sistema informativo SISMI.CA, in sostituzione del vecchio sistema SIERC, come piattaforma telematica per la presentazione di richiesta di autorizzazioni regionali ai fini antisismici. Ad oggi, tuttavia (com’è solito della nostra Regione), si constata che tale sistema trovi difficile applicazione e non solo non aiuti la prevenzione, ma addirittura ne sia di ostacolo, provocando l’esasperazione dei professionisti del settore.
Gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti calabresi, infatti, più volte hanno denunciato le problematiche (relative al sistema) nelle quali si stanno imbattendo e ne chiedono, con forza, la sospensione. Ma le loro denunce restano inascoltate, anzi – a detta dell’Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Roberto Musmanno – il problema non esiste, tutto funziona per il meglio. Nella realtà concreta dei fatti, ovviamente, non è così. Partiamo dal principio: la nuova piattaforma Sismi.ca, avrebbe
Sismi.ca, come già prima Sierc, non è finalizzato alla validazione dei calcoli, ma supporta l’istruttoria del funzionario regionale, il quale deve verificare che il calcolo sia stato effettuato nel rispetto della normativa. L’obbligatorietà di tale controllo è stabilita da norma statale. Il software Sismi.ca richiede di introdurre alcuni dati non sempre presenti e non facilmente desumibili dalle relazioni di calcolo. Alcune volte il sistema di calcolo è incompatibile con la procedura di controllo, che risultato si ha dunque? Il Dirigente di turno, si troverà ad autorizzare pratiche di cui non ha la minima cognizione. Per non parlare dei tempi. La risposta dell’assessore Musmanno
Senza dimenticare che la Regione aveva garantito “la piena operatività dei professionisti nell’utilizzo della nuova piattaforma”, nel periodo compreso tra la pubblicazione e l’effettiva entrata in vigore della legge. Ovvero i tecnici, prima di utilizzare la nuova piattaforma, dovevano essere formati con corsi su tutto il territorio regionale. Cosa che, ovviamente, date le difficoltà immani che si stanno riscontrando, non è accaduta. L’assessore Musmanno in questo caso ha risposto: “presto sarà pubblicato un videocorso sull’utilizzo del sistema“. Quindi l’assessore conferma che i tecnici non sono stati adeguatamente formati e che le difficoltà che si stanno riscontrando, sono tali da dover indurre la Regione a realizzare un videocorso sull’utilizzo? Che senso ha lanciare un sistema che non funziona bene e di cui gli stessi esperti non sono stati messi nella condizione di poterlo gestire in piena scienza e coscienza? E soprattutto, i cittadini, si domandano: la nostra sicurezza in mano a chi la consegneremo?
Ovviamente anche per tale sistema sono stati spesi non certo pochi soldini, circa un milione di euro; ciò dovrebbe garantirne la massima funzionalità. In più il tutto nasce proprio per una dematerializzazione, eliminando le tre copie cartacee; ma un altro problema che si pone è che il controllo di un pdf da visionare avverrà su uno schermo di 14 pollici di un’opera estremamente più ampia, ne consegue che non può essere visionata bene. Saremmo curiosi di sapere, ad oggi, quante sono le pratiche acquisite ed approvate dal nuovo sistema, senza che siano state ereditate dal vecchio sistema. Giusto per capire la realtà in cui versano i professionisti calabresi.
_Si parte dal fare il calcolo, con tutte le difficoltà oggettive del caso;
_Bisogna capire la logica di controllo del calcolo che, ad oggi, si presenta alquanto approssimata;
_ Intuita la loro contorta logica (per la quale in alcuni punti non vi è normativa di riferimento), bisogna estrapolare dati, difformi dal calcolo di partenza;
_Infine sperare in un riscontro dei risultati: qual è la probabilità che i due sistemi possano convergere? Qual è il più esatto tra i due? Chi fa testo, il collaudatore del sistema?
La Regione si ostina a dichiarare che la nuova piattaforma Sismi.ca funzioni alla perfezione; non è dato sapere (data la realtà appena descritta) perchè questa ostinazione, anche se è facilmente intuibile. Non è sicuramente la prima volta che i flop della Regione ricadano interamente sulla pelle dei cittadini e lavoratori. Ci auguriamo che a cadere, dato il nuovo sistema Sismi.ca, non siano i tetti.
