SAN LUCA (RC) – Interrogatorio di garanzia ieri per Rosy Canale, fondatrice e coordinatrice dell’associazione antimafia “Movimento delle donne di San Luca” coinvolta nei giorni scorsi nell’operazione “Inganno”.
La donna è accusata di peculato e truffa per aver distratto fondi liquidati all’associazione antimafia “Movimento delle donne di San Luca”, per scopi personali. Nel corso dell’interrogatorio, durato circa tre ore, Rosy Canale ha risposto a tutte le domande per chiarire i vari passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare che l’ha portata agli arresti domiciliari. Intanto però, secondo quanto si apprende, Rosy Canale aveva chiesto giorni fa altri fondi per la ludoteca “fantasma” di San Luca. Al termine dell’interrogatorio il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta del legale della Canale, di revocarle gli arresti domiciliari. Rosy Canale, che il giorno prima del suo arresto, era era andata in scena a Cosenza con lo spettacolo “Malalulna” in quanto è anche autrice ed interprete di testi teatrali incentrati sui temi della lotta alla ‘ndrangheta. Con i soldi destinati all’associazione antimafia, avrebbe acquistato borse griffate, auto e viaggi.
