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Il San Vito rimane tabù per il Cosenza

COSENZA  – Ancora una volta il Cosenza non riesce nell’impresa di vincere al San Vito.

Questa volta é l’Ischia, che con una conduzione di gara attenta strappa un pareggio alla squadra di Cappellacci. Partita disputata su un terreno di gioco allentato dalla pioggia, che ha impedito alle due squadre di poter sviluppare buone trame di gioco. Cosenza ed Ischia si sono affrontate con grande impegno e determinazione, ma non sono comunque riuscite a creare grosse occasioni da rete. Pari in tutto, nei legni uno per parte, nei goal e sopratutto nelle energie profuse nell’arco della partita. Ancora una volta il Cosenza ha dimostrato di avere qualche difficoltà in fase di costruzione di gioco, dove i vari Meduri, Giordano e Criaco pur essendo bravi in fase di interdizione, palesano difficoltà nella costruzione del gioco. Nella partita contro i campani sono venute meno anche le giocate degli esterni d’attacco, che fino a questo momento avevano fatto le fortune della squadra di Cappellacci. Quello che manca al Cosenza è il gioco di prima, si porta troppo palla diventando forse prevedibili, facilitando le squadre avversarie. I campi pesanti ovviamente accentuano ancora di più le difficoltà. Le assenze fanno il resto, rinunciare ai vari Castagnetti e De Angelis crediamo non sia cosa di poco conto, non fosse altro che c’è qualche giocatore in debito d’ossigeno che avrebbe bisogno di tirare un po’ il fiato. Ecco l’importanza di avere i giusti cambi in panchina. Proprio contro l’Ischia tutto questo é venuto fuori, con Cappellacci che si é ritrovato in panchina molti giovani, che non si è sentito di mandare in campo contro una squadra forte ed esperta come l’Ischia. Napolano a sinistra è parso abulico e poco incisivo, mentre Alessandro sembra in difficoltà dal punto di vista fisico. Quando Cappellacci ha avanzato Bigoni, il Cosenza è diventato più intraprendente e pericoloso, dimostrando che quando si alza il ritmo e la velocità i lupi ne possono trarre solo dei benefici. Nota di merito per capitan Mosciaro, tornato ad essere uomo squadra, capace di essere di nuovo determinante. Lo scorso anno il capitano rosso blu risultò essere fondamentale per i suoi goal, quest’anno lo é certamente per le sue giocate e i suoi assist. Il rammarico di essere stati raggiunti a tre minuti dalla fine é grande, ma ancora una volta il Cosenza è parsa  squadra solida e sopratutto in grado di giocare alla pari con tutti, giustificando il primo posto in classifica. Ultimo accenno a Calderini, che certamente anche oggi ha dimostrato di essere elemento in grado di cambiare in meglio le soluzioni d’attacco della squadra di Cappellacci.

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