CATANZARO – A schierarsi dalla parte dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità è ancora una volta l’Unione Sindacale di base della Calabria.
“Dopo l’impegno del governatore Scopelliti e del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri Patroni Griffi, di convocare la USB e gli altri sindacati, nella riunione prevista per il 27 novembre; dopo la beffa della mancata approvazione degli emendamenti del governo, oggi abbiamo ricevuto, con sorpresa, una e-mail dal governatore della Calabria che ci ha invitato a trasmettergli, sempre via mail, le nostre proposte in merito agli LSU/LPU, in quanto il 4 dicembre “lui” ha una riunione interistituzionale a Roma sull’argomento, riunione dalla quale sono escluse le organizzazioni sindacali”. E’ quanto riporta il comunicato dell’Usb, che rilancia invece la manifestazione a Villa San Giovanni il 2 dicembre. “Ma il governatore davvero pensa che i lavoratori e la USB abbiano l’anello al naso? Ma davvero pensa che ai lavoratori dopo 17 anni, basta dire “… non preoccupatevi, me la vedo io …” perché loro e la Usb ci credano sul serio e se ne stiano buoni buoni ad aspettare? La proposta è una sola, la stabilizzazione per tutti, ma a Roma a dirla e a gridarla ai tavoli ci devono essere i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali, USB in testa! Non ci fidiamo più – prosegue il comunicato – e non permettiamo che si giochi su più tavoli e con più mazzi di carte. Ha forse dimenticato il Governatore gli impegni ufficiali che ha assunto sotto la spinta della protesta l’altro giorno a Reggio Calabria, quando migliaia di lavoratori hanno circondato il palazzo, strappandogli la promessa del tavolo tecnico nazionale? La fine dell’anno si avvicina ed i lavoratori si trovano ancora senza stipendi e, probabilmente, Scopelliti non ha capito che, se continua così, il pranzo di Natale lo faremo a casa sua!”. L’Unione Sindacale di base sottolinea la disperazione di questi lavoratori giunta ad un limite preoccupante. Centinaia accompagneranno i lavoratori in questa battaglia contro una precarietà ventennale. Perciò l’Usb risponde alle proposte di Scopelliti come il noto gioco televisivo, “rifiutiamo l’offerta e andiamo avanti”, non vogliamo essere rappresentati da chi tante volte ci ha delusi, vogliamo essere presenti personalmente ai tavoli”.
