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Vertenza Lsu ed Lpu. Usb: “ancora nessuna soluzione”

CATANZARO – Una data quella del 29 novembre che ad oggi, non esiste.

L’Unione sindacale di base della Calabria non ci sta a questo rinvio, ancora incerto tra l’altro, del tavolo romano per discutere la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità calabresi: “Basta prese per i fondelli, i lavoratori non ci stanno e si ribellano ai continui rimandi del tavolo tecnico previsto per il 29 novembre che però, ad oggi, non esiste e non è stato ancora convocato: con questi rinvii pensano di fiaccare la protesta dei lavoratori Lsu/Lpu”. Ma la Usb non ha intenzione di mollare la presa e al contrario rilancia la battaglia, condividendo e facendo proprie tutte le azioni di lotta che verranno promosse dai lavoratori in tutta la Calabria”. E’ quanto si legge in una nota dell’Unione sindacale di base della Calabria. “Come detto in piu’ occasioni – prosegue la nota – la Usb non si accontenta del pagamento di qualche mensilita’, ne’ cade nel gioco dei balletti di cifre che girano in questi giorni, con continui rilanci, quasi fossimo ad un tavolo di poker. I lavoratori non hanno bisogno di elemosine ne’ di contentini, questi possono stare bene a quei sindacati che hanno condiviso e accettato la precarizzazione del Paese e che sul precariato lucrano prendendo una percentuale; la Usb e’ interessata solo alle risposte che parlano di stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu. Abbiamo lavorato per oltre 17 anni nei vari comuni da precari per la collettivita’ ora basta. Il 31 dicembre si avvicina rapidamente e la situazione e’ sempre piu’ drammatica, invitiamo tutti i lavoratori a decidere con urgenza le forme di lotta che ritengono piu’ utili e sappiano che Usb li appoggera’ incondizionatamente”.

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