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Mai come in questo momento: “Piove Governo ladro”

Mai come in questo momento è di “sfogo” l’espressione: “piove governo ladro!

Naturalmente usata come bonaria parodia. E allora: “Piove governo ladro” sule strade delle nostre città piene di buche, sui fiumi senz’argini che straripano (vedi il Crati), sugli lsu ed lpu, sui precari delle industrie e della scuole. “Piove governo ladro” anche sulla nostra agricoltura, prima penalizzata dalla siccità ed oggi dalla troppa acqua, sull’artigianato sempre più impoverito, sulle aziende ridotte al lastrico. Continua a piovere anche sul turismo: dopo l’estivo anche sull’invernale, restano chiusi gli impianti di risalita mentre la neve fa capolino anche in Sila. Nei serbatoi delle nostre auto sempre più afflitte dalle accise. “Piove governo ladro” anche sugli enti periferici della tua Istituzione: Comuni, Province, Comunità Montane, Consorzi…… rimasti senza soldi e, questo forse è anche un bene. Piove sulla testa degli sfrattati e degli “strozzati” legali ed illegali, “piove governo ladro” sulla testa dei nostri figli senza futuro, su un Paese senza futuro. Piove nelle nostre tasche afflitte da tarsu, tares e diavolerie varie. Piove perfino nei campi da gioco……. E piove anche nelle nostre chiese periferiche, non più punto di riferimento per i giovani. Piove anche su di te, governo incapace. Nel significato e nell’allegoria dell’espressione “piove governo ladro”, ci rifacciamo al senso ed allo spirito del suo “creatore”, il caricaturista Casimiro Teja, direttore del giornale Il Pasquino (1861), a commento del fallimento, causato dalla pioggia, di una dimostrazione di mazziniani a Torino. La vignetta raffigurava tre dimostranti che si riparavano dalla pioggia sotto un ombrello e uno di loro esclamava il motto di protesta. Ma a noi oggi, governo ladro non resta nemmeno l’ombrello.

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