COSENZA – E’ slittato per il rischio di scontri a seguito anche degli episodi legati al gruppo No Tav di ieri, il tavolo romano che oggi avrebbe dovuto discutere della stabilizzazione dei lavoratori Lsu ed Lpu della Calabria.
Il governatore Scopelliti, con i sindaci e sindacati non incontreranno il sottosegretario Patroni Griffi, ma l’incontro dovrebbe tenersi venerdì 29 novembre. Intanto il Governo Letta dovrebbe sbloccare 100 milioni di euro che però dovranno essere divisi tra Calabria Campania e Sicilia. Per la Calabria comunque, dovrebbero essere pronti 25 milioni di euro che il governatore calabrese intende portare a 40 milioni. Sarà questa infatti la proposta che Scopelliti intende presentare a Patroni Griffi e al ministro della Pubblica Amministrazione D’Alia.Intanto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio è intervenuto sull’iniziativa e le rivendicazioni degli Lsu e degli Lpu, sostenute da centinaia di sindaci calabresi “che – ha detot – devono avere una risposta positiva”. “Non è più ammissibile -prosegue Oliverio- che migliaia di lavoratori vengano lasciati, con le loro famiglie, in una condizione di grave incertezza per il futuro e senza stipendio da oltre quattro mesi. Mi auguro che il governo nazionale accolga l’emendamento presentato al Senato dai parlamentari calabresi che prevede la copertura finanziaria per il pagamento di tutte le spettanze relative al 2013 e la loro stabilizzazione, autorizzando gli enti locali e territoriali interessati della Calabria ad avviare le procedure di stabilizzazione dal prossimo primo gennaio, destinando 40 milioni per il 2014 e 30 milioni per il 2015. In tal senso abbiamo indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Enrico Letta, per chiedergli massimo sostegno alle richieste provenienti dalla nostra regione”. “Rispetto alla drammatica piaga del precariato (Lsu/Lpu) e del bacino dei lavoratori in cassa integrazione in deroga -si legge ancora nella nota- il Governo deve assumere con priorità assoluta decisioni concrete e tempestive. E’ necessaria, pertanto, una forte mobilitazione unitaria delle forze politiche, sociali e delle istituzioni calabresi. In questo contesto il ruolo del governo regionale avrebbe dovuto e dovrebbe essere un ruolo di punta nel coordinamento di una azione efficace, capace di far pesare, nel confronto con il Governo nazionale, i bisogni drammatici di questa terra”. “Per quanto ci riguarda – conclude il presidente della Provincia di Cosenza – continueremo a stare al fianco dei lavoratori precari e dei cassintegrati in deroga e delle loro famiglie e a sostenere, con grande determinazione, le loro sacrosante rivendicazioni”.
