COSENZA – Era morto da almeno 15 giorni, in mezzo ai rifiuti e al degrado di una struttura che qualche anno fa era il fiore all’occhiello della città, ora ritrovo di senzatetto.
Il cadavere in avanzato stato di decomposizione di un uomo di origini moldave, Giorgio Kurdo, di 40 anni, è stato trovato dai carabinieri a Cosenza, all’interno delle Cupole geodetiche. A trovare il cadavere una persona che avrebbe in maniera anonima segnalato la presenza del cadavere. Impossibile al momento stabilire le cause del decesso, che risalirebbe a 10-15 giorni addietro, per lo stato del cadavere, anche se l’uomo potrebbe essere morto per cause naturali. Sul ritrovamento dell’uomo senza vita, indagano i carabinieri.
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli: “Una sconfitta” – “Uno dei tanti invisibili, che cercano di sopravvivere nella citta’ bruzia in condizioni disumane. Ancora una tragedia della poverta’ e dell’emarginazione che ripropone drammaticamente il problema dell’emergenza sociale nella citta’ di Cosenza. La morte di questo povero immigrato, scoperto nelle cupole dopo 15 giorni, afferma Corbelli, e’ una vergogna e una sconfitta per tutta la civilissima, solidale e ospitale citta’ di Cosenza. A marzo la tragedia del rogo nel rudere di via 24 Maggio, con la morte di tre poveri cittadini immigrati, nei giorni scorsi la triste storia dell’unico scampato al rogo, il clochard romeno Gheoges Tanasi, che vive senza una gamba, che dormiva in un’aiuola in viale Mancini (e che da una settimana e’ adesso ospite dell’Oasi Francescana, che ringrazio, che mi tiene informato sulle condizioni di questo immigrato) e di un altro invisibile senza nome che dorme su una panchina davanti all’ospedale civile dell’Annunziata. Mi sono personalmente occupato di questi due casi umani, sono andato ad incontrarli entrambi e a portare loro un primo aiuto economico. Ho fatto quello che dovrebbero fare le istituzioni e che invece non fanno. Oggi dopo questa nuova tragedia chiedo che venga subito fatto da parte del comune di Cosenza un censimento per conoscere esattamente quanti sono le persone indigenti, questi poveri immigrati che vivono in fatiscenti e pericolosi alloggi di fortuna, nel territorio comunale. Chiedo che si intervenga subito e adeguatamente per evitare nuove tragedie della poverta’ soprattutto adesso che e’ iniziato l’inverno. Dopo la tragedia del rogo di via 24 maggio sembra non sia cambiato nulla. Al di la’ delle facili promesse i poveri hanno continuato a dormire nelle aiuole, sulle panchine e nelle cupole. E’ assolutamente urgente sapere quanti sono e dove vivono questi immigrati, poveri e sfortunati, per poter predisporre per loro una soluzione dignitosa e umana. Questo e’ il compito e il dovere del comune, non rivendicare meriti che non ha, come per la vicenda del clochard romeno e dell’altro povero che dorme sulla panchina dell’Annunziata”. Corbelli ha promesso che anche per questo caso, del clochard moldavo, che ha trovato la morte nelle cupole, ci sara’ un suo aiuto, cosi’ come ha tante volte fatto, “per molti poveri immigrati, vivi e morti”.
