REGGIO CALABRIA – Un dettaglio preziosissimo ritrovato in una cassettina, in uno scantinato del Museo di Reggio Calabria.
La ciglia di uno dei due Bronzi di Riace in corso di ristrutturazione ormai da diverso tempo, era stata “dimenticata” in una cassettina del Museo reggino. Al momento del ritrovamento delle statue, avvenuta nel 1972 nella acque di Riace, alcuni oggetti furono sistemati in una piccola cassetta in attesa che i Bronzi venissero restaurati a Firenze. La cassettina in questione era stata lasciata nello scantinato del Museo di Reggio Calabria in attesa che le due statue facessero ritorno, ma in realtà è stata poi dimenticata perchè gli oggetti non sono stati mai sistemati sulle statue.
La cassetta è “riaffiorata” nel corso dei lavori di sistemazione del Museo, e gli oggetti, tra cui le ciglia superiori della statua indicata con la lettera “B” ed una piccola placca in rame, sono stati consegnati agli esperti che stanno lavorando al restauro nella sede del Consiglio regionale della Calabria dove i Bronzi sono stati sistemati dopo la chiusura del Museo. Le ciglia sono state immediatamente attaccate alla statua, così come la placca in rame. Nel corso del restauro delle due statue è emerso anche che gli occhi non sarebbero di avorio, come si era pensato fino ad ora, ma in pietra, forse di marmo. Due studiosi restauratori, Paola Donati, dell’Istituto superiore centrale del restauro, e Cosimo Schepis, della Soprintendenza di Reggio Calabria, osservando al microscopio gli occhi si sono accorti che la superficie risultava microcristallina ed in più, al tatto, apparivano freddi. Sono state quindi effettuate altre indagini dalle quali è emerso che si tratta di pietra, e ora bisognerà stabilire di quale tipo.
