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Condannato in appello il “branco” che stuprò Anna Maria Scarfò

REGGIO CALABRIA – La Corte d’appello ha ridotto le condanne per i cinque imputati, accusati di aver stuprato Anna Maria Scarfò.

La giovane, di San Martino di Taurianova, quando aveva 13 anni, era stata violentata dal branco. Oggi è costretta a vivere in una località protetta dopo aver denunciato i suoi aguzzini che sono stati condannati: 7 anni di reclusione per Maurizio Hanaman, Giuseppe Chirico, Antonio Cianci e Antonio Cutrupi; Fabio Piccolo invece, è stato condannato a 7 anni e 8 mesi. La lettura del dispositivo è stata ascoltata in religioso silenzio e nonostante le condanne siano state ridotte, la vittima del branco, può forse iniziare a percorrere una nuova strada per dimenticare quell’incubo, quei ragazzi che la picchiarono e violentarono quando aveva solo 13 anni e che lo avrebbe fatto per anni. Una ragazza che non ha trovato il sostegno di nessuno, né della sua comunità né del parroco Don Antonio Scordo che invece avrebbe dovuto accogliere il suo grido di dolore e che verrà condannato per falsa testimonianza. Dopo 10 anni si chiude questo capitolo con la condanna in appello di quei giovani “mostri”.

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