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Vespa killer, tre morti in tre giorni per shock anafilattico

SAN PANTALEONE – Il primo decesso si è registrato a Bagnara, poi un apicoltore ha perso la vita a Praja a Mare.

Ieri è stata la volta di un 53enne intento a lavorare il proprio orto di casa in una tranquilla mattina domenicale. A provocare la morte di tre persone nel giro di pochi giorni è stata una vespa. Apparentemente una vespa comune, ma in grado di mandare in tilt l’organismo nel giro di qualche ora rendendo inutili gli inteventi dei sanitari. E’ successo anche ieri, intorno alle nove del mattino, nella frazione di San Pantaleone. Pasquale Gurnari punto dall’insetto, avrebbe iniziato a gonfiarsi in maniera spropositata e rientrato in casa, prima di morire, sarebbe riuscito solo ad avvisare la moglie di quanto accaduto. Invano, i sanitari del 118, accorsi sul posto hanno tentato di rianimarlo. Per circa un’ora hanno tentato di evitare il peggio effettuando un massaggio cardiaco sul corpo dell’uomo ormai accasciatosi a terra privo di coscienza. Alla fine, però non hanno potuto far altro che accertare l’avvenuto decesso per schok anafilattico. A precedere la morte di Gurnari, altri due decessi causati da punture di vespe. Quello di un 47enne di Bagnara e di un uomo di 59 anni di Praja a Mare. Secondo i dati ufficiali le morti causate da api, vespe e calabroni per shock anafilattico in Italia sono circa dieci all’anno. Preoccupa il fatto che in pochi giorni, in Calabria abbiano perso la vita tre persone a causa di quella che in gergo tecnico viene definita “reazione allergica al veleno degli imenotteri”.

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