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Cosenza ‘amica del camminare’, ma il cosentino si sposta in auto

COSENZA – Conferito alla città di Cosenza il riconoscimento “Città amica del camminare 2013”, ieri a Roma durante la “Settimana europea della mobilità sostenibile”.

Il premio è stato consegnato a Martina Hauser, assessore alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza che insieme a Rosaria Succurro, Assessore alla Comunicazione e Turismo, hanno rappresentato la città bruzia durante l’evento. “Questo riconoscimento ci riempie d’orgoglio – dichiara il sindaco Mario Occhiuto – perché fra le tante azioni del nostro programma quelle incentrate sui principi della sostenibilità occupano un’importanza fondamentale. Obiettivo del mio Esecutivo è quello di restituire ai cittadini una maggiore e migliore qualità della vita. Per questo motivo ci stiamo impegnando alacremente nella riqualificazione degli spazi liberi aperti. Per noi, i cittadini sono i cittadini-pedoni, e la città deve recuperare più spazi possibili per loro, scoraggiando all’uso dell’automobile. L’amministrazione comunale ha molto investito sull’accessibilità, rivolta in particolar modo alle persone anziane e alle persone con disabilità. A tale scopo, abbiamo messo in campo progetti per la realizzazione di percorsi tattili e per il superamento delle barriere architettoniche. Ma gli spazi pedonali, per essere totalmente vivibili, devono possedere anche connotazioni di riconoscibilità, dunque Cosenza si appresta ad essere anche più bella e più attraente, oltre che funzionale, con le sue piste ciclabili e le aree verdi”. “Città amica del camminare” è un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente per valorizzare i Comuni che si sono distinti nella realizzazione di iniziative a favore della mobilità pedonale, quale forma di spostamento integrata ad altri sistemi di mobilità sostenibile e intermodale. Prima classificata è la città di Pistoia, seguita da Faenza, Pavia e Cosenza. Tra i progetti che hanno permesso a Cosenza di aggiudicarsi il riconoscimento rientrano sia manifestazioni sportive, come il “Trekking urbano”, la “Maratonina dell’area urbana” e la “Notte bianca dello sport”, sia la realizzazione di infrastrutture che incentivano la mobilità pedonale, come viale Mancini e l’isola pedonale di corso Mazzini, oltre ad eventi come la “Fiera di San Giuseppe” e il “Lungofiume Boulevard”. Le città premiate potranno disporre di spazi editoriali all’interno della rivista “Trekking&Outdoor” per pubblicizzare le diverse iniziative in progetto per l’anno a venire. Intanto, però, in città culturalmente il cosentino doc viaggia in auto. Sempre e comunque. Anche con la benzina alle stelle, anche con il portafoglio stremato da spending review e disoccupazione. Affetto da un’atavica pigrizia e una diffusa indolenza verso forme di mobilità alternative il cosentino non osa avvicinarsi ad un bus, un marciapiede o, ancora peggio, ad una pista ciclabile. Una tendenza che penalizza la fruizione degli spazi urbani ridotti a semplici contenitori di traffico. Neanche la massiccia riqualificazione messa in atto dal sindaco architetto con la cantierizzazione dell’intero centro cittadino pare abbia spronato i cittadini a ripensare la mobilità, se non per una ‘vasca’ su corso Mazzini. Anche se oggi tra anziani, migranti, rom e studenti appare, sempre più spesso, qualche impiegato illuminato che utilizza i servizi di trasporto pubblico. Complice l’intelligente istituzione della circolare veloce che ogni otto minuti collega Cosenza con Rende e Castrolibero. Purtroppo, inquinamento e crisi economica impongono un’inversione di tendenza necessaria. Al più presto. Si spera che i cosentini, che hanno scelto Occhiuto come primo cittadino, siano diligenti nel riuscire a seguirne i buoni consigli. Camminare, pedalare, aspettare un bus può solo contribuire a migliorare la propria vita e quella dell’intera comunità.

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