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Acqua: falso allarme, in città è potabile

COSENZA – Occhiuto ritira l’ordinanza che vietava l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari.

I risultati delle analisi, condotte su campioni di acqua prelevati da 9 fontanini pubblici – ubicati nelle frazioni di Donnici e S. Ippolito, a Caricchio, a Casali, a Pianecrati e ad Aprigliano – nonché dall’uscita del serbatoio di Serra Soprana, confermano che l’acqua è potabile. A comunicarlo è lo stesso Comune di Cosenza sottolineando che i parametri evidenziati dalle analisi sull’ultimo campionamento effettuato sono pari a zero, dunque assolutamente nella norma. Cessano quindi gli effetti dell’ordinanza con la quale il Sindaco Mario Occhiuto aveva disposto l’utilizzo dell’acqua a soli scopi igienici. Un provvedimento cautelativo che il primo cittadino aveva adottato per tutelare la salute dei cittadini. Un provvedimento che, spiegano dall’Arpacal, è assolutamente di routine. “Non è un fatto anomalo – affermano dagli uffici dell’Arpacal – che i parametri siano rientrati a distanza di pochi giorni. Accade spesso. A Catanzaro è già successo almeno tre volte nel 2013. Si può sforare dai valori a norma di legge anche per piccoli problemi sui potabilizzatori”. Insomma tutto regolare. Si spera. Sono ancora vivi i ricordi della svista dei tecnici sulla presenza di benzene nei rubinetti di ben 88 Comini del vibonese serviti dall’invaso Alaco.

 

 

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