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Per i figli dei disoccupati un anno di università gratis

Flavio Corradini, rettore dell’Università di Camerino è stato il primo che si è impegnato per aiutare “i figli della crisi”, i ragazzi cioè che spesso non riescono a continuare a studiare per dei problemi economici.

Corradini ha deciso di agevolare per qualche tempo gli studenti che hanno i genitori disoccupati spiegando di aver preso questa decisione per quello che ogni giorno vede nel suo territorio: aziende che chiudono una dopo l’altra, sempre più giovani che si fermano al diploma perché non hanno disponibilità economica per continuare. Si chiede il rettore: “Tra i figli che se ne vanno all’estero e quelli che restano qui ma che non riescono a studiare, che ne sarà di questo Paese tra pochi anni?”. Da qui la decisione: i ragazzi che vivono nel territorio e hanno uno o entrambi i genitori senza un lavoro, in mobilità o in cassa integrazione, non pagheranno le tasse del primo anno. Dopo Camerino qualcosa di simile è accaduto anche a Foggia dove il rettore Giuliano Volpe ha seguito l’esempio aiutando non solo le matricole ma anche chi è già iscritto.
Se da Camerino a Foggia arriva l’anno gratis di università, anche altri atenei cercano a loro modo di combattere la crisi: da Nord a Sud le università italiane hanno messo in atto misure anticrisi, per scongiurare l’abbandono degli studi: alcune hanno ridotto le tasse per le fasce più deboli, altre anticiperanno i fondi per le borse di studio. Ad esempio alla Sapienza di Roma arrivano gli sconti dal 20 al 30% nelle immatricolazioni per chi ha fratelli o sorelle già iscritti nello stesso ateneo; Roma Tre, invece, prevede la magistrale gratis per chi si laurea con 110 e lode nella stessa struttura.

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