Infranto il sogno di Oliverio e Gentile, bocciata l’istituzione del corso in Assistenza Sanitaria all’Unical.
CATANZARO – “Un altro attacco ai danni della città di Catanzaro è stato sventato, ma non bisogna abbassare la guardia. Ci ha provato ancora una volta l’Università di Arcavacata ad istituire il corso di laurea in “Assistenza sanitaria” che sarebbe stato l’anticamera della Facoltà di Medicina, vecchio sogno di Oliverio e Gentile. Fortunatamente il Comitato Regionale di Coordinamento delle Universita’ (CORUC) ha bocciato la richiesta formulata dal rettore Crisci che intendeva ampliare l’offerta formativa del suo Ateneo con un’area che avrebbe dovuto comprendere ventidue diversi profili, dall’infermiere al logopedista, dall’ortottista all’igienista dentale, dal podologo all’assistente sanitario“. Lo affermano, in una nota, il coordinatore provinciale di Forza Italia, Domenico Tallini, e il coordinatore cittadino, Ivan Cardamone.
“Gia’ in passato – affermano in una nota – , ci fu il tentativo di portare a Cosenza due corsi di laurea: “Infermieristica pediatrica” e “Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”, attraverso un accordo tra Unical, Asp e l’Universita’ “La Sapienza” di Roma. Il presidente Scopelliti, anche su pressione del Consigliere regionale Domenico Tallini, si rifiuto’ di firmare la convenzione e lo “scippo” non si consumo’, anche perche’ la nostra Universita’ riusci’ a farsi accreditare dal Ministero i due corsi di laurea. Anziche’ puntare ad offrire ai giovani calabresi opportunita’ formative diversificate con ulteriori prospettive lavorative Cosenza vuole ad ogni costo la Facoltà di Medicina e c’é da credere che l’assalto si ripeterà.
Non vogliamo mettere in mezzo ad ogni costo il “cosentinismo” del presidente Oliverio, ma pensiamo che questa vicenda sia maledettamente simile a quella che ci ha portato via i fondi per la realizzazione del Porto di Catanzaro e della SP 25 nonche’ all’attuale tentativo di dirottare i fondi, gia’ destinati alla costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro a favore di quello di Cosenza. Noi non vogliamo una “guerra di campanile” con Cosenza, citta’ che rispettiamo e amiamo. Non discutiamo il diritto di Cosenza di avere un ospedale dignitoso, stante le condizioni drammatiche dell’Annunziata. Siamo felici se l’Universita’ di Arcavacata, dove studiano tanti catanzaresi, raggiunge prestigiosi traguardi, ma che senso ha fare la concorrenza alla facolta’ di Medicina di Catanzaro? Dobbiamo essere vigili – concludono – perche’ il pericolo di uno scippo clamoroso e’ sempre dietro l’angolo”.