La cerimonia si è svolta nella Sala Quintieri del Teatro “Rendano”.
COSENZA – Il riconoscimento è stato consegnato dalla Commissione Cultura del Comune di Cosenza, alla presenza del Sindaco Occhiuto. Al prof. Naccarato, nativo di Aiello Calabro, oggi ottantaquattrenne, si deve la fondazione della Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia dell’Università di Padova, da lui diretta dal 1976 al 2003. Libero docente in Patologia Speciale Medica dal 1965, l’attività accademica del Prof. Naccarato si è svolta all’Università di Padova dove ha insegnato Clinica delle Malattie Tropicali e Subtropicali, Gastroenterologia e Patologia Speciale Medica. Nel 1978 divenne, sempre presso la stessa Università, professore ordinario di malattie dell’apparato digestivo. E’ stato, tra l’altro, fondatore della Società Italiana di Alcologia, fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Studio Pancreas e della Società Italiana di Gastroenterologia.
All’inizio degli anni ’90 ha diretto anche il dipartimento trapianti d’organo dell’Azienda ospedaliera di Padova e fino al 2003 è stato inoltre direttore del dipartimento di scienze chirurgiche e gastroenterologiche dell’Università del capoluogo veneto. Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, il prof. Naccarato ha fatto parte del Consiglio Superiore della Sanità. Remo Naccarato si laureò a Padova nel 1957, dopo aver compiuto gli studi classici prima al Liceo “Bernardino Telesio” di Cosenza e poi al “Virgilio” di Roma. Il suo primo incarico a Padova, al Policlinico, risale al 1964 e nella città veneta giunse dopo la specializzazione a New York e a Londra. “Una figura così ricca ed eclettica,- ha dichiarato il sindaco Occhiuto – con una straordinaria formazione professionale ed accademica, non disgiunta dalle sue evidenti doti umane, avrebbe fatto molto comodo all’interno dei nostri ospedali, ma nel nostro territorio, che pure ha grandi potenzialità ed un capitale umano di assoluto riguardo non c’è stato, purtroppo, l’humus giusto per far sì che eccellenze come il prof.Remo Naccarato potessero restare qui ed arricchire il nostro patrimonio”.