RENDE – Nato a seguito delle proteste che hanno investito il centro residenziale a causa dei fondi sperperati per il residence Rocchi, abbandonato e mai utilizzato, e per la carenza di alloggi messi a disposizione dall’Ateneo, insufficienti rispetto alla domanda degli/delle studenti, il nuovo coordinamento universitario Praxis è pronto a presentarsi con il suo programma politico. Il coordinamento di studenti che sara presentato lunedì alle 18, porta all’attenzione diversi punti e rivendicazioni tra cui:
– L’opposizione alle logiche aziendalistiche che imperano nelle università italiane. “Ad oggi l’università della calabria risulta essere un’oasi nel deserto, un laureificio che non tiene conto dei bisogni reali e della formazione a 360 gradi della comunità studentesca, ma guarda solo agli standard di produttività interna” .
– Il diritto alla salute nel campus. Il centro sanitario – dicono- risulta essere fantasma e non vi è alcuna sicurezza per studenti fuori sede e non. Tanto l’Asp quanto i vertici dell’ateneo si disinteressano completamente alla questione e ciò si vede dal consultorio e dall’unità di continuità assistenziale che, non rientrando nei meccanismi del profitto, vengono indicati come presidi sanitari dell’unical ma di fatto sono scatole vuote alle quali non ci si può rivolgere. Le studentesse, in particolare, sono private di servizi essenziali come quello consultoriale e spesso non si hanno mezzi e modi per recarsi al di fuori del campus. In più l’ateneo è completamente sordo rispetto ai temi quali la sessualità e il genere.
– Sussidi per acquisto di materiale didattico e potenziamento del trasporto pubblico affinché si possa creare una connessione reale tra l’università e l’area urbana, senza che lə studenti si vedano costrettə a non poter uscire dal campus e a non poter partecipare agevolmente alle lezioni.
– Accessibilità, infrastrutturale e didattica. Vogliamo un campus realmente inclusivo. Supporto e programmi ad hoc per studenti con disabilità psicomotorie. E in particolare la mole di studenti internazionali, uno dei grandi vanti dell’ateneo, gode di una pessima accoglienza e nessun supporto all’integrazione sia nel campus in sé che rispetto al programma didattico. Il supporto linguistico e l’orientamento sono rilegati alla volontà dei singoli docenti.