ARCAVACATA (CS) – Come ogni anno all’Università, in questo periodo le famiglie si apprestano al duro colpo della seconda rata di iscrizione.
Un colpo che quest’anno pare essere più duro che mai, visto che l’importo del pagamento è aumentato ancora una volta, e sono già parecchi gli studenti che stanno affollando gli sportelli dell’Unical per risolvere dubbi e cercare chiarimenti. Ma salvo qualche errore di compilazione online per il calcolo dell’importo, in moltissimi reclamano per questo nuovo aumento. La colpa si potrebbe imputare all’utilizzo dell’ISEE, l’indicatore situazione economica equivalente, che tiene conto dei redditi e del patrimonio per valutare la condizione economica alle spalle dello studente. Pur essendo stato introdotto per limitare l’evasione fiscale, l’indicatore ISEE va ad ostacolare tutte quelle famiglie che pur possedendo immobile hanno una situazione economica normale (e normale di questi tempi va a braccetto con difficile), ed oltre a questo va a favorire inoltre i nuclei più ricchi, data la soglia massima dell’indicatore pari a 40.000 euro. Uno studente possedente immobile può pagare quanto uno studente ricchissimo, proprio per la soglia massima, che andrebbe decisamente rivalutata, per garantire un minimo di efficienza. Parecchi studenti infatti stanno scoprendo con orrore aumenti addirittura del 50% sulla cifra da versare all’Università. Un esempio. Millecentocinquanta euro da pagare entro fine maggio. Senza possibilità di rateizzazione, poichè una volta scoperto il costo della rata, non è più possibile. A meno che non si voglia far ricorso. Pagando un avvocato. Nuovi aumenti, sempre pochi servizi, i portafogli piangono, e le polemiche non hanno tardato a scoppiare.