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Una legge per fermare i rifiuti pericolosi da fuori regione: “difendiamo il nostro territorio”

Calabria

Una legge per fermare i rifiuti pericolosi da fuori regione: “difendiamo il nostro territorio”

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CROTONE – Solo un intervento legislativo potrà frenare il cosiddetto “turismo dei rifiuti” in Calabria. È quanto propone l’on. Antonello Talerico con una legge regionale mirata a sospendere, fino a cessata necessità e urgenza, l’ingresso di rifiuti speciali pericolosi provenienti da altre regioni italiane, in particolare diretti verso i siti di Crotone. Nella discarica fronte mare della città pitagorica, ad oggi, sono già state rimosse e temporaneamente stoccate in sicurezza circa 5.000 tonnellate di rifiuti frammisti, trasportate con oltre 290 viaggi da mezzi pesanti. I materiali sono in fase di caratterizzazione per distinguerne natura e pericolosità.

Ma la mole complessiva da gestire è enorme: 500.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi saranno avviate verso discariche fuori regione, mentre per 360.000 tonnellate di rifiuti pericolosi, privi di Tenorm e amianto, manca ancora una destinazione certa. Una parte – circa 45.000 tonnellate – sarà trasferita all’estero, in Svezia. Nel frattempo, è partita la rimozione di oltre 160.000 tonnellate di rifiuti contenenti materiali radioattivi (TENORM) e amianto: 112.000 le tonnellate miste, 48.000 quelle senza amianto. Un passaggio cruciale verso la messa in sicurezza ambientale del sito e la tutela della salute pubblica, come richiesto da istituzioni locali e regionali.

La legge proposta

Disciplinerà con maggiore chiarezza i criteri per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti verso impianti calabresi, evitando interpretazioni troppo estensive dei principi europei sull’economia circolare, prossimità e autosufficienza. A Crotone intanto proseguono le attività previste dal Piano degli Interventi 2024-2026 del Commissario Straordinario. In fase avanzata i progetti per la bonifica dell’area marittima tra Porto, Esaro e Passovecchio, così come quelle delle aree pubbliche comprese nel SIN, dove si interverrà con rimozione o messa in sicurezza permanente. Il tutto avviene sotto il coordinamento degli enti istituzionali nazionali e locali: MASE, ISPRA, ISS, ISIN, SOGESID, ARPACAL, Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone.

 

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