LAINO BORGO (CS) – Prosegue l’inchiesta seguita alla morte di Denis Galatà, avvenuta a Laino Borgo, precisamente nel fiume Lao, dove la diciottenne si era recata in gita scolastica per fare rafting insieme ai compagni di scuola.
Su disposizione della Procura di Castrovillari, che sta conducendo le indagini, nei giorni scorsi sono stati effettuati alcuni rilievi tecnici; approfondimenti necessari per cercare di capire cosa non ha funzionato (se qualcosa non ha funzionato) nel tragico pomeriggio del 30 maggio.
I periti si sono recati, infatti, sul luogo della tragedia ed hanno anche misurato quella che è la portata del fiume, dato fondamentale nella ricostruzione dei fatti. Aldilà di quanto fatto nei giorni scorsi, inoltre, gli inquirenti hanno previsto l’esecuzione di nuovi accertamenti: in particolare grande attenzione sarà rivolta alle attrezzature di salvataggio, che momentaneamente sono state poste sotto sequestro e che le società che organizzano la discesa mettono a disposizione degli utenti.
Gli investigatori, dunque, stanno lavorando senza tralasciare alcun dettaglio. L’obiettivo, in questo momento, è verificare l’osservanza del regolamento relativo all’attività di discesa del fiume, ma anche le condizioni meteo che hanno determinato, lo ricordiamo, l’allerta gialla.
I rilievi, quindi, proseguiranno nei prossimi giorni. Ricordiamo, inoltre, che sono dieci le persone al momento iscritte nel registro degli indagati.